PAOLA Il gup del tribunale di Paola si pronuncerà nel prossimo mese di aprile in merito alla posizione degli indagati nell’inchiesta “Archimede” coordinata dalla Procura di Paola guidata da Pierpaolo Bruni ed eseguita dai militari della Compagnia Carabinieri di Scalea. L’indagine ha ad oggetto una serie di presunti illeciti riguardanti procedure ad evidenza pubblica nel settore della depurazione. Chi indaga è convinto di aver scoperto presunte condotte collusive e fraudolente finalizzate ad avvantaggiare uno o più operatori economici con riguardo ad appalti e affidamento di servizi in diversi comuni dell’Alto Tirreno Cosentino tra cui San Nicola Arcella, Diamante e Buonvicino, anche in violazione dei criteri di rotazione nell’affidamento di lavori e aggirando il dovere di effettuare indagini di mercato. Tra gli indagati figura anche l’ex sindaco di San Nicola Arcella, Barbara Mele. Che ha optato per il rito abbreviato.
Conclusa la fase preliminare, l’accusa ha chiesto per l’ex amministratrice la condanna a due anni e due mesi di reclusione per entrambi i capi di imputazione contestati. Gli avvocati di Mele, Vincenzo Adamo e Giorgio Cozzolino, hanno chiesto l’assoluzione «perché il fatto non sussiste». Nella prossima udienza è attesa la pronuncia del gup. (f.b.)
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