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«L’obiettivo del sindaco di Rende Manna è cancellare una storia»

Il sindaco di Rende, Marcello Manna, sta tentando di attuare una strategia di sistematica cancellazione della storia politica e amministrativa di Rende. Il suo obiettivo è quello di cancellare una…

Pubblicato il: 08/04/2022 – 21:17
di GIANFRANCO DE FRANCO
«L’obiettivo del sindaco di Rende Manna è cancellare una storia»

Il sindaco di Rende, Marcello Manna, sta tentando di attuare una strategia di sistematica cancellazione della storia politica e amministrativa di Rende. Il suo obiettivo è quello di cancellare una storia che ha visto come protagonisti assoluti, prima socialisti e comunisti, poi i soli socialisti e poi un raggruppamento riformista erede della grande tradizione amministrativa e politica dei socialisti del Psi, ma anche dei comunisti del Pci-Pds e del Pd. L’ultimo consiglio comunale nel quale è stata deliberata la cittadinanza onoraria all’architetto Empio Malara, è la conferma di questa strategia a cui dovrebbero opporsi tutti i cittadini di Rende, a prescindere dal colore politico. La questione va al di là della persona del grande architetto. Tutti i rendesi dovrebbero essere orgogliosi (io lo sono) di avere un tale concittadino. La vera questione è che Manna pesca nel torbido e riesce a mettere uno contro l’altro due persone (Malara e Sandro Principe) che si sono volute bene e si sono stimate reciprocamente, con un cinismo che raggiunge il massimo grado di spudoratezza e di sfacciataggine nel provare felicità quando le persone “cadono” nel suo tranello. In questo caso il cinico “tranello” sta nelle motivazioni, leggendo le quali risulta evidente che anche il merito politico dello sviluppo ordinato di Rende, Manna cerca di assegnarlo al tecnico, mentre, al contrario, il merito politico è delle amministrazioni comunali guidate dal 1952 al 1980 da Cecchino Principe e dal 1980 fino al commissariamento avvenuto nel 2013 da un gruppo dirigente guidato da Sandro Principe. I tecnici sono stati scelti dai politici. Per fortuna sono stati tutti molto bravi. Le varie amministrazioni comunali hanno scelto tecnici di altissimo livello come lo stesso Empio Malara, come l’architetto Silvano Larini, come Gianfranco Malara, Serafino Puntillo, Valentino De Rango, Massimo Pica Ciamarra, Gianni Drago, Fernando Miglietta. Insomma una bella squadra che ha lavorato sotto la direzione politica dei sindaci di Rende che si sono succeduti. Manna, invece, con quelle motivazioni tenta di cambiare la storia e questo non gli si può consentire. A Rende gli amministratori hanno effettuato le scelte politiche e i tecnici le hanno attuate. Empio Malara svetta perché ha disegnato il primo piano regolatore di un comune calabrese e lo ha fato in modo straordinario. Ha molto amato Rende ed è certamente degno della massima onoreficenza cittadina. Ma non dovrebbe farsi strumentalizzare dal cinismo di Manna.

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