CATANZARO «Al centro dell’iniziativa che per il Primo Maggio ha visto insieme ad Assisi i tre sindacati confederali c’è naturalmente il tema del lavoro,
significativamente legato a quello della costruzione, faticosa e irrinunciabile, della pace e a quello dei salari. E proprio in questi giorni, i dati Eurostat ci dicono ancora una volta che per la Calabria e per altri territori del Sud Italia il tema è soprattutto quello del lavoro che manca, con un tasso di occupazione che non supera nella nostra regione il 42% e la colloca tra le ultime in Europa, dove la media è invece al 68,4%. Per le donne, la percentuale dell’occupazione in Calabria è appena al 30,5% (nell’Unione Europea è del 63,4%). Un laureato su tre non lavora». Lo afferma, in una nota, il segretario generale della Cisl calabrese Tonino Russo. «Dunque, l’obiettivo dell’iniziativa sindacale, oggi più che mai, come la Cisl sostiene da tempo – prosegue Russo – deve essere quello di realizzare per la nostra regione un patto sociale finalizzato al lavoro e alla crescita. Tutti i soggetti istituzionali e sociali devono insieme operare scelte che vadano in questa direzione, condividere priorità e azioni. Tutte le risorse europee e nazionali devono essere indirizzate alla realizzazione di infrastrutture materiali e immateriali che modernizzino la Calabria, alla sostenibilità ambientale e alla coesione». Per il leader della Cisl calabrese è necessario «creare lavoro e non assistenzialismo, lavoro dignitoso e sicuro. Questo è il nostro impegno verso i giovani, le donne, le famiglie. E per questo obiettivo nelle prossime settimane dedicheremo all’utilizzo delle risorse del Pnrr un’importante iniziativa di formazione dei quadri della Cisl e continueremo ad essere presenti in tutti i tavoli in cui si progetta il futuro della nostra regione».
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