SORBO SAN BASILE «Si proceda, tempestivamente all’apertura permanente e continuativa dell’Ufficio Postale di Sorbo San Basile per sei giorni su sette, e comunque per un numero di giorni alla settimana superiori agli attuali tre che sono manifestamente insufficiente ed incongrui». È la richiesta avanzata dall’avvocato Francesco Pitaro che, su incarico del sindaco di Sorbo San Basile Enzo Nania, ha inviato un atto di diffida a Poste italiane, ai Ministeri dello Sviluppo Economico e dell’Economia e Finanze, all’Ufficio Postale di Sorbo San Basile e al direttore delle Poste/Filiale di Catanzaro.
«L’istanza-diffida mira a rendere possibile – afferma Pitaro – che la comunità di Sorbo San Basile possa continuare a godere effettivamente del servizio pubblico/universale che deve obbligatoriamente rendere Poste Italiane. E tanto si chiede, in quanto la chiusura parziale dell’Ufficio Postale sta causando enormi e ingiusti disagi e danni alla popolazione composta quasi totalmente da anziani che, a causa degli assembramenti, corrono rischi per la loro salute. Non avendo, tra l’altro, Poste Italiane svolto alcuna necessaria istruttoria che avrebbe permesso di comprendere che non vi sono le condizioni minime per chiudere, sebbene parzialmente, l’Ufficio Postale di Sorbo San Basile».
Riservandosi «di ricorrere alla competente Autorità Giudiziaria è detto in una nota – l’atto viene trasmesso anche al Prefetto di Catanzaro, trattandosi di questione di rilevanza collettiva che investe un servizio essenziale che determina anche effetti di ordine pubblico».
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