Il gelo della Lega verso Donato. E il “fuori onda” di Calderoli: «Comunque vincerà uno del Pd…»
La freddezza di Crippa: «Il nostro candidato? Non lo conosco. Se mi chiamasse al telefono gli risponderei volentieri»

CATANZARO Non si sono pienamente mai presi, il candidato sindaco Valerio Donato e la Lega di Salvini, e forse continuano a non prendersi, visto che alle iniziative elettorali in genere si stanno tenendo a distanza. La freddezza che si era creata qualche settimana fa con l’”incidente” di Donato poi rientrato con una telefonata con Salvini evidentemente c’è ancora. Come dimostrano le dichiarazioni di due big del Carroccio oggi a Catanzaro per un’iniziativa del partito in vista del referendum: il vicesegretario nazionale Andrea Crippa e il senatore Roberto Calderoli, vicepresidente a Palazzo Madama. Due “colonnelli” della Lega dalle cui parole traspare qualche insofferenza rispetto a un candidato sindaco quale Donato, ex Pd la cui storia, infatti, affonda in radici opposte a quelle della Lega. Insomma, alleati ma non troppo, alleati per forza della realpolitik, alleati per interesse più che per amore. «Comunque vada vincerà uno del Pd…», si lascia sfuggire in un fuori onda coi giornalisti Calderoli. Quanto a Crippa, «la Lega – spiega il vicesegretario del Carroccio – si presenta come Prima l’Italia. L’ambizione è quella di eleggere più consiglieri comunali possibile e dare rappresentanza alle nostre idee, che sono quelle del cambiamento e del miglioramento di una città che purtroppo respingente nei confronti di tante persone che da Catanzaro e dalla Calabria se stanno andando, talenti che si perdono e che la buona politica dovrebbe riattrarre in questo meraviglioso territorio. E quindi siamo in campo con le nostre energie, la nostra forza, le nostre idee, che porteremo in Consiglio comunale speriamo dal lato della maggioranza. Quando il centrodestra è unito tendenzialmente vince, l’abbiamo dimostrato in Calabria alle elezioni regionali. Dal mio punto di vista l’unione fa la forza e spero che il centrodestra vada unito alle elezioni politiche e la Lega ha sempre cercato di favorire l’unità e la compattezza. A Catanzaro purtroppo – aggiunge Crippa – non è andata così, amen. Non è colpa nostra, abbiamo cercato in tutti i modi di compattare ma evidentemente alcuni personalismi hanno preso il sopravvento».
Su Donato però traspare un certo malumore: «Io auguro al candidato sindaco sostenuto da Prima con l’Italia, che purtroppo non ho avuto modo di conoscere, di vincere e governare a Catanzaro. Poi, per carità se mi chiamasse al telefono gli risponderei volentieri però – rivela Crippa – non ho ancora ricevuto la chiamata, quindi… Gli auguro buona fortuna».
A sua volta, Calderoli, con riferimento alla situazione di Catanzaro prima sostiene che «il bello delle Amministrative è che si vedono spesso i cambiamenti rispetti agli assetti originari. Io credo che la cosa più importante sia un centrodestra unito per le elezioni politiche, soprattutto su un programma da presentare agli elettori e da realizzare nei cinque anni di governo», quindi, a testimonianza della freddezza verso il candidato sindaco Donato e verso l’intera “partita” catanzarese, riferisce: «L’unico che ho incontrato quest’oggi è il candidato sindaco della parte avversa, del Pd credo che sia. Ci siamo salutati. Lui usciva da una trasmissione televisiva, io entravo. Ci siamo augurati reciprocamente buona fortuna. Io ovviamente sui referendum, e lui – conclude il vicepresidente del Senato – per la sua corsa alle Amministrative». Poi il fuori onda… (c. a.)