COSENZA Lo scorso febbraio 2022, l’istituto “Valentini-Majorana” di Castrolibero era stato occupato per alcune settimane dagli studenti. Obiettivo della protesta l’allora dirigente titolare, Iolanda Maletta, accusata di non avere adottato adeguati provvedimenti disciplinari a carico di un professore che si sarebbe reso responsabile di molestie nei confronti di due studentesse. Una delle studentesse aveva confessato al Corriere della Calabria, le presunte avances ricevute da un prof: «I compagni, i miei genitori e alcuni docenti sanno tutto. Sono pronti a testimoniare». A distanza di mesi, la dirigente scolastica – precedentemente sostituita da una collega reggente – torna al suo posto. A darne notizia è Pino Assalone, coordinatore di Democrazia e Lavoro – Sinistra Cgil. «Et voilà … a volte ritornano. Al loro posto, come se nulla fosse successo, in un silenzio assordante. Dopo settimane a febbraio di legittime proteste che hanno conquistato rilevanza nazionale ed imposto che il Ministero intervenisse direttamente, che hanno visto le telecamere di tutti i programmi nazionali stazionare nel cortile del “Valentini-Majorana” di Castrolibero, cosa ci si poteva attendere nel Bel Paese?». «La dirigente, a cui nella precedente estate era stato addirittura consentito il prolungamento dell’attività lavorativa nonostante il raggiungimento dell’età prevista per il pensionamento obbligatorio, era stata accusata apertamente di non aver agito in alcun modo nei confronti delle denunce che le erano state sottoposte e, anzi, di averle osteggiate fino a tentare di impedirle e a coprire quanto sarebbe successo in quella scuola. Da metà febbraio a metà giugno, la Dirigente, pare per malattia, è stata sostituita da una collega reggente nominata dall’Ufficio Scolastico Regionale. Ora, quella dirigente da dieci giorni è incredibilmente ritornata al suo posto! Tornata cioè a dirigere tranquillamente l’Istituzione scolastica oggetto di attenzione da parte di tutto il Paese per fatti da accertare che sarebbero avvenuti durante la sua dirigenza e di cui si è detto essere lei fosse ben a conoscenza! Viene spontaneo chiedersi che messaggio si invia a quella comunità studentesca che esponendosi con coraggio e determinazione “ci ha messo la faccia” nonostante le tante pressioni a “obbedir tacendo”, ha occupato l’Istituto, operato circostanziate denunce, coinvolto l’opinione pubblica, difeso i propri diritti e quelli di tutti. E pure a quella parte del corpo docente che ha fatto la scelta giusta, stando a fianco delle studentesse e degli studenti della loro scuola», chiosa il coordinatore di Democrazia e Lavoro – Sinistra Cgil.
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