«C’è un giudice a Palazzo Alemanni»
Agli inizi degli anni 2000 la Regione Calabria acquistò l’ala sinistra di Palazzo Alemanni a Catanzaro, edificio nobiliare appartenuto ai marchesi di Pianopoli e baroni di Tiriolo. Uno dei primi a in…

Agli inizi degli anni 2000 la Regione Calabria acquistò l’ala sinistra di Palazzo Alemanni a Catanzaro, edificio nobiliare appartenuto ai marchesi di Pianopoli e baroni di Tiriolo. Uno dei primi a insediarsi nel vecchio edificio di via Sensales fu il banchiere Emmanuele Emanuele, nominato assessore alla new economy dal presidente Peppino Chiaravalloti. Per quasi vent’anni Palazzo Alemanni è stata la sede della giunta regionale, anche con Loiero, Scopelliti e Oliverio che traslocò a Germaneto nel 2015.
Oggi Palazzo Alemanni rinasce a nuova vita perché ospiterà la Procura europea, Eppo (European public prosecutor’s office). Essa è un’istituzione indipendente dell’Unione europea, operativa dal 1° giugno 2021, secondo le disposizioni del Trattato di Lisbona e come cooperazione rafforzata tra 22 dei 27 membri dell’Ue. Ha sede in Lussemburgo, accanto alla Corte di giustizia dell’Unione europea e alla Corte dei conti europea. Organismo indipendente dell’Unione europea è incaricato di indagare, perseguire e portare in giudizio i reati che ledono gli interessi finanziari dell’Ue, quali frodi, corruzione, riciclaggio e frodi Iva transfrontaliere.
Le sedi di servizio italiane sono dentro le Procure di Roma, Milano, Napoli, Bologna, Palermo, Venezia, Torino, Bari e Catanzaro.
La sede giudiziaria è stata concessa in comodato d’uso dalla Regione Calabria al Ministero della Giustizia.
L’Eppo calabrese si prefigge lo scopo di diventare un presidio importante, incaricato di indagare, perseguire e portare in giudizio i reati che ledono gli interessi finanziari dell’Unione europea.