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la sentenza

Ucciso di botte per un furto, 18 anni al killer

Vasil Naidenov Ivanov ha ucciso Andrea Mastrandrea in seguito a una rapina. La vittima è stata legata e picchiata a morte

Pubblicato il: 14/07/2022 – 20:12
di Alessia Truzzolillo
Ucciso di botte per un furto, 18 anni al killer

CATANZARO La Corte d’Assise di Catanzaro, presieduta da Alessandro Bravin, ha condannato a 18 anni di reclusione e 1500 euro di multa, Vasil Naidenov Ivanov detto “Vasco”, 32 anni, cittadino bulgaro accusato della rapina e dell’omicidio di Andrea Mastrandrea, 75 anni, avvenuto il 20 giugno 2013 a Filadelfia. L’uomo è stato legato e picchiato così ferocemente da fracassargli il cranio e il torace, cosa che lo ha ucciso. Infine, per cancellare tutte le tracce, è stato dato fuoco alla casa. Per l’imputato è stata esclusa l’aggravante della preterintenzionalità.
Vasil Naidenov Ivanov è stato tratto in arresto l’8 luglio 2019 in seguito alle indagini della Procura di Lamezia Terme – guidata da Salvatore Curcio – competente per territorio, che ha coordinato l’attività di indagine dei carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Vibo. Il cittadino bulgaro è stato fermato, sei anni dopo il delitto, all’aeroporto romano di Fiumicino.
Alla base del delitto vi sarebbe stato un furto nell’abitazione della vittima che l’imputato avrebbe compiuto insieme a un complice.
I due sarebbero però stati scoperti e prima di dileguarsi con un bottino imprecisato Ivanov avrebbe immobilizzato, pestato a morte e ucciso Mastrandrea.
L’uomo sarebbe stato colpito più volte al cranio e al torace provocandogli la frattura alle costole e allo sterno con conseguente emorragia che ne ha causato la morte.
Successivamente, per cancellare le prove, i due bulgari avrebbero dato fuoco alla mobilia causando un incendio spento dai vigili del fuoco intervenuti sul posto insieme ai Carabinieri dopo essere stati allertati dal figlio che, nel frattempo, aveva fatto la tragica scoperta.
A loro gli investigatori arrivati dopo una serie di intercettazioni. Ivanov è infatti il nipote dell’ex badante di Mastrandrea. “Vasco” – sostengono gli inquirenti – conosceva quindi bene le abitudini della vittima per la quale in qualche occasione aveva anche fatto da autista oltre ad aver ricevuto alcune somme di denaro. L’imputato è stato condannato a risarcire i familiari della vittima costituiti parte civile.

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