CROTONE «Tutto ciò che va fatto lo stiamo già facendo, mettendo a disposizione infrastrutture e tecnici per alleviare i disagi della comunità di Crotone, con senso di responsabilità e nonostante Sorical non abbia alcuna responsabilità sull’accaduto».
Il commissario della Sorical Cataldo Calabretta per tutta la giornata ha seguito l’evolversi dell’emergenza idrica che si è venuta a creare nella città pitagorica a seguito della rottura, avvenuta la scorsa notte, della condotta in gestione a Corap che alimenta l’impianto di potabilizzazione Neto. Dell’accaduto e dell’evolversi della situazione, Calabretta ha informato il presidente della Regione Roberto Occhiuto.
Sorical, attraverso il responsabile dell’ufficio di zona di Crotone, Giuseppe Laporta, ha partecipato alle riunione del Centro operativo comunale convocato dal sindaco Vincenzo Voce unitamente alla Protezione Civile Regionale, Calabria Verde, Consorzio di Bonifica e Congesi. Il Consorzio di Bonifica ha attivato una derivazione dagli impianti della diga di Migliarite, attraverso la condotta Tacina2, verso la vasca di Trafinello a da qui verso l’impianto Neto. Nel pomeriggio gli addetti all’impianto hanno avviato il processo e in queste ore vengono sollevati circa 80 litri al secondo verso il solo serbatoio Vescovatello Basso. Al momento non è possibile aumentare la portata, infatti all’impianto arrivano solo 110 litri al secondo dalla vasca Trafinello, contro una normale portata di 560 litri dalle vasche di Calusia. Sarà il gestore Congesi ad effettuare le manovre all’interno della rete di Crotone provando a dare sollievo ad una parte della popolazione. Nel corso della notte si proverà ad accumulare una quantità di acqua minima tale da provare, nella giornata di domani, ad alimentare in alternativa anche il serbatoio Vescovatello Alto che, a regime, necessita di una dotazione quasi del doppio di rispetto al serbatoio basso. Sorical, inoltre, ha messo a disposizione delle autobotti della Protezione civile circa 1 milione di litri di acqua dalle vasche dell’Ipot Neto e altra acqua dall’Ipot Cutro.
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