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Politiche, ecco la gamba centrista del centrodestra: così “Noi Moderati” punta la Calabria

Si delinea la lista unica IaC, Noi con l’Italia, Udc e Coraggio: correrà nei due proporzionali. Mobilitati consiglieri regionali e vecchie conoscenze

Pubblicato il: 11/08/2022 – 19:43
Politiche, ecco la gamba centrista del centrodestra: così “Noi Moderati” punta la Calabria

CATANZARO L’unione fa la forza e fa buon peso (elettorale). Nel campo del centrodestra irrompe “Noi Moderati”, l’aggregazione che raggruppa Italia al Centro di Toti e Quagliariello, Noi con l’Italia di Lupi, l’Udc di Cesa e Coraggio di Brugnaro. È la novità politica delle ultime ore, una novità destinata a riverberarsi sugli assetti della coalizione e sugli equilibri elettorali in vista delle Politiche. Il varo di “Noi Moderati” – è la vulgata che rimbalza da Roma – sarebbe stato fortemente caldeggiato dalla leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, che avrebbe avvertito l’esigenza di dare un profilo più centrista a uno schieramento che al momento ha un trazione molto sovranista, e anche per questo “plana” sulla coalizione in modo tutt’altro che indolore, rimettendo in gioco la questione dei collegi (a “Noi Moderati ne toccherebbero 16 in tutt’Italia).

Il peso dell’aggregazione in Calabria

Per quanto riguarda la Calabria, gli analisti sostengono che allo stato attuale lo schema della distribuzione dei collegi uninominali in Calabria – 3 a Forza Italia, 2 a Fratelli d’Italia e 2 alla Lega – regge sul piano numerico (mentre sul piano dei nomi dei “candidabili” ancora non ci sarebbero certezze assolute). Ma la nascita dell’aggregazione moderata e centrista del centrodestra non potrà non avere effetti politici di un certo rilievo, considerando comunque che le varie forze che compongono “Noi Moderati”, messe insieme, hanno una base robusta, visto che alle ultime Regionali hanno superato il 13%, esprimendo tre consiglieri regionali, Francesco De Nisi e Salvatore Cirillo per IaC e Giuseppe Graziano per l’Udc (e Noi con l’Italia ha sfiorato il quorum del 4%). È evidente che il quadro calabrese va visto nel contesto generale nazionale, ma è evidente anche che l’unione dei centristi del centrodestra pone sul tavolo romano una serie di elementi – a esempio, la reale consistenza di “Noi Moderati” sul piano elettorale – che da qui alla prossima settimana potrebbero far cambiare qualcosa nella coalizione. Al momento ogni ragionamento è gioco forza embrionale, anche se qualche input da Roma a tutti  i territori sarebbe già arrivato: uno di questi è la richiesta a tutti i consiglieri regionali in carica – quindi anche ai tre in carica a Palazzo Campanella – di candidarsi alle Politiche (se poi si candideranno effettivamente è, come è ovvio, tutto da vedere). Intanto, anche in Calabria i quattro partiti alleati in queste ore stanno iniziando a muoversi e a dialogare tra di loro per allestire la lista unica, che sicuramente correrà al proporzionale alla Camera e al proporzionale al Senato.

I “candidabili” in Calabria

Al momento, naturalmente, non c’è alcuna casella chiusa ma giusto qualche indicazione che trapela dalle segreterie di IaC, Noi con l’Italia, Udc e Coraggio, e che riporta in campo anche vecchie conoscenze e “vecchie volpi” (in un’accezione assolutamente non negativa del termine) della politica calabrese e non solo che hanno resistito alle varie intemperie (non solo politiche) del passato. Tra i “papabili”, oltre a De Nisi, Cirillo e Graziano, da fonti qualificate vengono così annoverati, in casa Noi con l’Italia, il più volte parlamentare Pino Galati (da alcuni boatos dato anche in lizza per un uninominale “blindato” fuori Calabria), un altro ex parlamentare come Nino Foti, l’ex presidente del Consiglio regionale Mimmo Tallini, e poi tra i totiani Maurizio D’Ettore e l’ex senatore Francesco Bevilacqua, e per l’Udc l’ex consigliere regionale Flora Sculco. «A livello di candidati i tempi sono ancora prematuri, si tratta di aspettare i prossimi giorni», si fa intendere dall’aggregazione, ma quello che è certo in ogni caso è che anche nella pancia moderata del centrodestra, e anche in Calabria, si sta per aprire un’altra intensa partita. (c. a.)

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