CATANZARO Un bagaglio professionale e politico di tutto rispetto. E un senso di appartenenza al partito che denota coerenza. È il profilo che contraddistingue Nicola Irto. Quarant’anni compiuti a gennaio scorso, il giovane segretario del Partito democratico calabrese è tra i più votati alle ultime Regionali. Reggino di nascita, con una laurea in Architettura nel suo curriculum, Irto scommette su uno scranno a Palazzo Madama dove concorre come capolista dem nel collegio plurinominale. Una sfida impegnativa in una postazione di rilievo; il consigliere regionale alla sua terza legislatura punta a ottenere il massimo risultato: divenire per la prima volta senatore della Repubblica.
Dalla sua parte, proprio i 10.334 voti ottenuti nelle scorse Regionali e quella lunga militanza coerente sempre nella stessa formazione politica: il Partito democratico che guida da quest’anno.
Una dote non secondaria in una stagione di trasformisti e voltagabbana.
Il leader democrat è stato capogruppo per il suo partito a Palazzo Campanella fino ad aprile scorso, prima di passare il testimone – per non sovrapporre il suo ruolo di segretario – a Mimmo Bevacqua. La sua attività politica annovera anche l’incarico di presidente del Consiglio regionale nella passata legislatura, incarico successivo a quello che lo ha visto a capo della IV commissione consiliare “Assetto, Utilizzazione del territorio e Protezione dell’Ambiente”. Ha rivestito, a Palazzo Campanella, anche l’incarico di vice presidente.
Ma il candidato del Partito democratico al Senato, può annoverare ruoli di rappresentanza fin da giovanissimo. A vent’anni è eletto al Consiglio di facoltà all’Università Mediterranea di Reggio e a 22 è designato unico rappresentante degli studenti in Senato accademico dello stesso Ateneo.
Dopo la laurea, Irto ottiene risultati importanti anche in campo universitario. Nel 2008 vince il concorso di dottorato di ricerca in Pianificazione territoriale. Poi la sua formazione professionale si arricchisce di esperienze maturate alle Università di Boston, di Barcellona, di Bilbao.
Irto può vantare inoltre, un altro prestigioso record personale: nel 2009 risulta il primo eletto nel Consiglio della scuola di dottorato dell’Università Mediterranea.
Una scalata politica che parte dal mondo universitario ed approda fuori dall’Ateneo. Diviene il più giovane delegato della Calabria al Congresso regionale della Margherita – partito nel quale è iscritto all’epoca – nel 2003. A seguito della fusione della Margherita nel nuovo soggetto politico – il Partito democratico – Irto diviene nel 2010 membro del coordinamento provinciale dem reggino.
Successivamente il futuro segretario regionale dem è stato eletto componente della commissione nazionale di garanzia dei Giovani democratici e poi della commissione regionale del Pd calabrese.
La scalata politico-istituzionale di Irto registra la conquista di un seggio al Consiglio comunale di Reggio nel maggio del 2011. Tre anni dopo ottiene l’incarico di vicesegretario del Pd Calabria fino all’elezione a gennaio scorso a segretario regionale dem. Un partito in cui dal maggio del 2017 è membro della direzionale nazionale. Ora questo nuovo traguardo da raggiungere. Una sfida che Irto sembra raccogliere appieno almeno a giudicare da quanto scritto sui social subito dopo la designazione della sua candidatura da parte della Direzione del partito: «Come sempre fatto, nella mia esperienza personale e politica, darò il massimo per essere all’altezza della sfida». (r.desanto@corrierecal.it)
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