Ai primi di aprile del 2020, in pieno lockdown, l’allora premier britannico Boris Johnson, fu curato al dipartimento di terapia intensiva per adulti del Guy’s-St Thomas Institute di Londra. Nell’equipe medica c’era il dottor Luigi Camporota, cinquantenne di Catanzaro, laureato e specializzato all’UMG di Germaneto.
Il Times definì Camporota «un’eccellenza nel campo della terapia intensiva e della cura delle malattie respiratorie».
A Corte si diceva che Camporota fosse stimato persino dalla regina Elisabetta. In seguito si seppero le rivelazioni riguardanti la festa, proibita in tempi di lockdown ma organizzata comunque a Downing Street da Boris Johnson.
Lilibet – così veniva chiamata la Sovrana – seppe anche sbrogliare quella matassa.
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