Reset, la funzionaria di Invitalia dai domiciliari all’obbligo di dimora

COSENZA Passa dagli arresti domiciliari all’obbligo di dimora nel comune di Paola, Maria Rosaria Ceglie, la funzionaria di Invitalia coinvolta nell’ambito dell’inchiesta denominata “Reset” per l’ipotesi di reato di corruzione. A comunicare la decisione del gip del Tribunale di Catanzaro Alfredo Ferraro è l’avvocato Emma Eboli, difensore di fiducia della donna, insieme all’avvocato Gabriele Fiorito. «Il suddetto provvedimento – spiega la legale – è stato emesso in accoglimento dell’istanza avanzata dalla difesa al termine dell’interrogatorio di garanzia, reso in data 06.09.2022, nell’ambito del quale l’indagata ha inteso chiarire la sua posizione rispondendo alle domande del giudice. Nel provvedimento di sostituzione della misura l’autorità giudiziaria ha espressamente escluso la sussistenza di qualsivoglia condotta, imputabile alla Ceglie, commessa al fine di agevolare il contesto ‘ndranghetistico di interesse dell’inchiesta in generale. Atteso che la posizione della Ceglie è stata oggetto di numerosi articoli da parte di Codesta Testata giornalistica, si ritiene doveroso comunicare la sostituzione della misura cautelare degli arresti domiciliari con altra meno restrittiva, quale modifica raggiunta a pochi giorni dalla emissione dell’ordinanza di applicazione della misura».