CATANZARO Il Centrodestra vola verso una vittoria schiacciante conquistando una maggioranza larga sia alla Camera che al Senato dove non si è palesato il rischio di una maggioranza traballante. Gli elettori hanno indicato Giorgia Meloni come primo presidente del Consiglio di Italia. «Questa campagna elettorale ha segnato un soprasso di chi a destra vede una leader donna, unica donna a guidare un gruppo al Parlamento Europeo», dice la parlamentare uscente Wanda Ferro intervenuta nel corso de L’altra Politica, il talk in onda su L’altro Corriere Tv. I numeri, al momento, dicono che Fratelli d’Italia regge da solo il centrodestra . «Siamo la forza trainante – confessa Ferro – Giorgia Meloni ha dimostrato di non tradire gli elettori, ma è stato comunque importante il contributo degli alleati. Il dato attuale credo dimostri come il popolo italiano abbia deciso di dare il proprio assenso a Meloni». Un governo nazionale a trazione «destra-centro» e un governo regionale che ora dovrà necessariamente tenere conto del risultato ottenuto da Fdi, anche in Calabria. Wanda Ferro non parla dei nomi del rimpasto di giunta, ma assicura che il suo partito sarà protagonista occupandosi «insieme al presidente Roberto Occhiuto» dei temi di «grande responsabilità»: sanità, precariato e «voglia occuparci delle infrastrutture e dei fondi del Pnrr ed ancora di ambiente e energia pulita. Magari facendo partire le dighe». E sul nuovo assessore regionale al turismo chiamato a sostituire il prossimo senatore Fausto Orsomarso, Ferro sottolinea come spetti allo stesso uscente designare «il suo erede», e il nome sarà valutato da tutto il partito. E poi la chiosa, «anche il governatore Occhiuto si sentirà più sostenuto, saremo parte integrante del governo della Regione, diremo ancor di più la nostra». Sugli altri alleati, la Lega, la deputata uscente aggiunge: «Penso paghi l’errore del governo gialloverde e del governo Draghi. C’è un popolo che si è sentito tradito. Non posso gioire del tracollo della Lega».
«I dati del Sole 24Ore lasciano riflettere. La sfida da affrontare è quella dei posti di lavoro persi in un batter d’occhio, e dobbiamo dimostrare di essere pronti. Ci saranno scelte più popolari e altre meno ma abbiamo dimostrato di avere tanto coraggio. Si pensi, ad esempio, alla battaglia contro il reddito di cittadinanza. Sarebbe stato facile dire ai calabresi “restate sul divano e vi diamo il metadone di stato”, i giovani – invece – devono crescere, oggi gli si dice di rimanere sul divano».
In Calabria quasi la metà degli elettori ha disertato le urne. «Provo una grande amarezza – dice Ferro – credo sia la risposta di una Calabria rassegnata, disinnamorata della politica. La Calabria dice all’Italia che è una regione di cui forse si può fare a meno. Non possiamo rassegnarci alle classifiche che ci vedono sempre in ultima posizione», conclude Ferro.
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