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Politiche 2022

Letta: «Pd, vittima del “fuoco amico”. Non mi candiderò al Congresso»

Il segretario dem commenta il risultato dei democrat: «Resta il secondo partito del Paese»

Pubblicato il: 26/09/2022 – 12:54
Letta: «Pd, vittima del “fuoco amico”. Non mi candiderò al Congresso»

ROMA «Faremo una opposizione dura e intransigente». Così il segretario del Pd, Enrico Letta, al Nazareno per la conferenza stampa sul voto. Assieme al leader dem tra gli altri ci sono, le capigruppo Debora Serracchiani e Simona Malpezzi, il coordinatore della segreteria Marco Meloni e il tesoriere Walter Verini.
«Gli italiani e le italiane hanno scelto, una scelta chiara e netta, la destra, il governo avrà un governo di destra», ha detto Letta. «Oggi è un giorno triste per l’Italia e l’Europa».

«Al congresso non sarò candidato»

«Questa legislatura sarà la più a destra, è un rammarico profondo ma anche uno stimolo a continuare a lottare. Nei prossimi giorni riuniremo gli organi di partito per accelerare il percorso che porterà a un congresso», ha detto poi Letta. Sarà «un congresso di profonda riflessione, sul concetto di un nuovo Pd che sia all’altezza di questa fida epocale, di fronte a una destra che più destra non c’è mai stata. Assicurerò con spirito di servizio la guida del Pd fino al congresso a cui non mi presenterò da candidato», ha detto il segretario del Pd.
«Questa legislatura sarà la più a destra, è un rammarico profondo ma anche uno stimolo a continuare a lottare. Nei prossimi giorni riuniremo gli organi di partito per accelerare il percorso che porterà a un congresso».

«Pd vittima del “fuoco amico”»

«Il Pd non permetterà che l’Italia esca dal cuore dell’Europa – ha detto ancora Letta – che si stacchi dai valori europei e che si stacchi dai valori costituenti della Costituzione».
Entrando poi nel vivo del risultato elettorale Letta ha commentato giustificando il suo operato che l’«unico modo per battere la destra era il campo largo». «È un risultato insoddisfacente – ha detto – ce l’abbiamo messa tutta, ma non è stato sufficiente».
Ma secondo il segretario dem, «contro il Pd si è scatenato il fuoco amico degli ex alleati».
Quello di Azione è stato «fuoco amico» come dimostra “la candidatura di Calenda nel collegio di Emma Bonino, che ha finito per aiutare l’elezione della candidata di destra”.

«Il Pd resta secondo partito del Paese»

«Oggi il Pd, pur con un risultato insoddisfacente, ma è il secondo partito del Paese e il secondo gruppo parlamentare e la prima forza di opposizione», ha aggiunto Letta.
«C’e’ stato da parte di alcune forze politiche il tentativo di sostituirci e metterci da parte. Questo risultato finale fa si’ che non c’e’ costruzione di alternativa senza il Pd. Il risultato ci assegna un compito. Il congresso deve affrontare con forza il rapporto con la destra, la maggioranza e il governo, ma anche di cosa vuole rappresentare il Pd. Serve un congresso approfondito, non solo con la scelta personale del segretario o della segretaria, ma con una riflessione sule cose da fare».

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