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Cutro, si fanno i primi nomi dei candidati a sindaco

Entrano in campo i movimenti “Ricostruiamo Cutro” e “Gente su Cutro”. Le consultazioni del Pd partoriscono due proposte

Pubblicato il: 02/10/2022 – 16:58
di Gaetano Megna
Cutro, si fanno i primi nomi dei candidati a sindaco

CUTRO Potrebbero essere almeno quattro i candidati a sindaco a Cutro, importante comune della provincia di Crotone. Si torna a votare il prossimo 27 novembre, dopo più di due anni di commissariamento prefettizio. L’amministrazione guidata da Salvatore Di Vuono è stata sciolta per mafia nell’agosto del 2020, ma nessuno degli amministratori del passato è stato coinvolto nello scioglimento. Tutti potranno, infatti, ricandidarsi. Evidentemente non sono state individuate responsabilità soggettive e lo scioglimento è scattato a causa delle molteplici attività del boss Nicolino Grande Aracri. Al momento i partiti e i movimenti interessati alla competizione elettorale stanno lavorando per preparare le liste e per la scelta dei candidati a sindaco. I primi ad entrare in campo con proposte di candidature sono stati due movimenti: “Ricostruiamo Cutro”, che fa riferimento all’ex assessore Rino Lerose e “Gente su Cutro”, che candida a sindaco l’ex comandante dei vigili urbani di Crotone e Cutro, Tonino Ceraso. Lerose che, potrebbe e dovrebbe essere, candidato a sindaco sta lavorando su un progetto di rilancio del Comune con un gruppo di giovani professionisti. In un primo tempo aveva aperto il dialogo con il Partito democratico che, nell’arco di qualche settimana, è abortito. Ceraso è già in campagna elettorale. Il suo programma prevede di rilanciare il Comune puntando sulla legalità e sullo sfruttamento delle risorse agricole e turistiche. I due schieramenti di centrodestra e centrosinistra non sono ancora pronti. Nel centrodestra la discussione non è stata ancora avviata e proprio ieri il commissario provinciale della Lega, Nicola Daniele, ha invitato, con una nota stampa, gli alleati di coalizione ad aprire il confronto per scegliere il candidato a sindaco e preparare la campagna elettorale. Non sono pervenute notizie su Fratelli d’Italia, mentre Forza Italia inizierà le attività verso la fine della settimana prossima. «Discuteremo con gli alleati – ha detto il coordinatore provinciale azzurro, Sergio Torromino – ma lasceremo ampio spazio di trattativa ai livelli locali». Pezzi di livelli locali di FI (Sara Sarcone) hanno aperto il dialogo con una delle correnti del Partito democratico. Il Pd cutrese è spaccato in due. Il segretario del circolo cittadino, Michele Salerno, si è dimesso da tempo per non restare schiacciato tra le polemiche interne. Salerno non c’è, e a gestire questa fase delicata è il segretario provinciale del partito, Leo Barberio, che ha avviato una serie di consultazioni per la scelta del nome del candidato a sindaco e degli eventuali alleati. Nel corso delle consultazioni Barberio ha incontrato tutti gli iscritti e, su indicazione di alcuni, anche Rino Lerose, Salvatore Migale (più volte sindaco), il Movimento 5 stelle, l’associazione Carpe diem e Sara Sarcone. Dalle consultazioni, comunque, sono arrivate le indicazioni per i candidati a sindaco: Ciccio Sulla (già sindaco, assessore e consigliere regionale), Antonio Della Rovere (storico dirigente della sinistra cutrese) e Gaetano Liperoti (dirigente di lunga militanza). Liperoti si sarebbe, però, tirato subito fuori dalla competizione per motivi professionali (è un noto avvocato). In campo sono, quindi, rimasti i nomi di Sulla e Della Rovere. Nessuno dei due , al momento, rappresenta però l’unità del partito. La corrente che sostiene Sulla, in vista delle elezioni, ha organizzato le consulte cittadine: nove in tutto, che si sono dati appuntamento oggi per fare votare i cittadini e scegliere sulle risultanze i candidati. Barberio, dal canto suo, ha convocato l’assemblea degli iscritti per dopodomani (4 ottobre). Le indicazioni che arriveranno dall’assemblea del partito potrebbero determinare la scelta del candidato da parte del segretario provinciale. Le due correnti del Pd non dialogano e mettono in campo iniziative non convergenti. Questo braccio di ferro rischia di fare arrivare il Pd all’appuntamento elettorale con due diversi candidati a sindaco, appoggiati da liste contrapposte. (a.truzzolillo@corrierecal.it)

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