“Viaggio nel tempo”, Luca Ward: «Io come Ulisse. E’ bello tornare in Calabria»
La prima nazionale al Politeama il 15 ottobre. Lo spettacolo è una produzione originale del festival D’Autunno. «Amo il mio mestiere, sul palco vivo di emozioni»

CATANZARO Uno spettacolo pronto a trasformarsi in un viaggio emozionante e avventuroso a ritroso nel tempo accompagnato da note musicali, parole e passi di danza. Protagonista di questo racconto è Luca Ward, attore e doppiatore. ‘Attra_verso l’universo. Viaggio nel tempo’ è una produzione originale del Festival d’Autunno, messa in scena in prima nazionale, con l’attore Luca Ward e la regia di Carlos Branca, la cantante Giorgia Camurati, insieme ai musicisti Silvia Valtieri, pianista e arrangiatrice delle musiche, Massimo Ghetti, flauto, Alan Selva, clarinetto, e Javier Adrian Gonzalez, fagotto. Testi e regia Carlos Branca e Rosanna Pavarini. La musica attraversa e si fa attraversare dalla poesia, dalla danza e dal canto. Nello spettacolo verranno eseguiti brani musicali di Philip Glass, Luis Bacalov, Ivano Fossati e altri importanti autori fino ad arrivare a Wagner, Haendel e a suoni provenienti dallo spazio. Luca Ward racconterà le avventure e le opere di personaggi mitici quali Ulisse, Marco Polo, Amleto; di letterati come Joice e Kafka; psicanalisti del calibro di Freud, Jung; di poeti straordinari del tenore di Borges e Alda Merini; di eroi moderni come Samantha Cristoforetti e altri ancora. Una coppia di ballerini si esibirà in coreografie sia sulla musica che sulle parole e i silenzi che caratterizzano lo spettacolo.

«Il viaggio di Ward»
Luca Ward, attore, doppiatore e direttore del doppiaggio italiano, è considerato uno dei più grandi artisti italiani. Ward, nel corso della sua carriera, ha prestato la sua voce a decine di attori tra cui Russel Crowe ne Il Gladiatore, Samuel L. Jackson in Pulp Fiction e Keanu Reeves nella trilogia di Matrix. Una carriera straordinaria che ha permesso a Ward di prestare la voce italiana ai maggiori divi d’oltreoceano. E ora il ritorno al teatro, in Calabria, dopo il successo di “Mamma mia”. «Nello spettacolo Attra_verso l’universo. Viaggio nel tempo si parla molto di Sud, interpreto una sorta di Ulisse che monta su questa barca e insieme a me ci sono orchestrali e cantanti oltre a Carlos Branca, regista argentino di origini calabresi. Insieme partiamo alla volta di questo viaggio nel mondo», racconta Ward al Corriere della Calabria. Un percorso tra passato e presente, «che ci fa capire il futuro e porta lo spettatore ad emozionarsi lasciandosi cullare dalle splendide musiche. Abbiamo fatto le prove e ci siamo emozionati anche noi». Ward poi sottolinea i meriti del regista argentino ma dal cuore calabrese, Carlos Branca. «E’ dotato di un’umanità gigantesca, è un argentino figlio di emigranti calabresi, e questo suo grande cuore riesce a portarlo sul palco».
Il Sud accogliente e caloroso
Non è la prima volta che Luca Ward si esibisce in Calabria. «C’è questa idea meravigliosa di venire nella vostra terra, aspetto sempre le opportunità lavorative che arrivano dal Sud. Con lo spettacolo “Mamma mia” abbiamo ricevuto una calorosa accoglienza a Catanzaro e Reggio Calabria. Il pubblico è stato straordinario sia durante lo spettacolo che al termine dell’evento».
«Il talento di essere nessuno»
«Il talento di essere nessuno» è il titolo dell’ultimo libro di Luca Ward. Un testo sorprendente che racconta, attraverso aneddoti e ricordi, la verità sul mondo del cinema e del doppiaggio. «Di cose ne ho fatte tante ci mancherebbe, ho avuto la fortuna di lavorare sempre nella mia vita. Non ho mai avuto periodi di fermo, quando ci sono stati è perché li ho cercati, li ho dovuti prendere con i denti perché altrimenti avrei sempre e solo lavorato», dice Ward. Che aggiunge: «Sono fortunato, ho sempre amato il mio mestiere ma penso di essere animato dal talento di essere nessuno, cioè mi chiedo chi cavolo sono? Nessuno!», sorride Ward. «Doppio tanto e ho doppiato tanto nella mia vita, però di mio c’era solo la voce. Anche quando sono protagonista di serie tv, da attore interpreto un personaggio, non sono mica io. Sì, certo, ho fatto spettacoli che hanno ottenuto record di incassi, come ad esempio “Mamma mia”. Sono soddisfatto, ho fatto più di tanti colleghi, magari migliori di me. Va bene così». E in futuro? «Mi auguro di continuare a fare questo mestiere. Adesso sto preparando un nuovo spettacolo che sarà in scena credo dal prossimo anno. E’ un assolo, la scenografia sarà animata ancora dal mare, da un fiocco, la randa di una barca e un timone», aggiunge Luca Ward. «Interagirò molto con il pubblico e saranno gli spettatori a condurre la barca, quale direzione prendere. E’ una scommessa».