Giallo di Zagarise ancora irrisolto, il gip dispone nuove indagini sulla morte di Giuseppe Mangone
Altri sei mesi per completare gli accertamenti sul decesso dell’ex sindaco. Respinta per la seconda volta la richiesta di archiviazione

ZAGARISE Il giallo di Zagarise non è ancora chiuso. Il gip del Tribunale di Catanzaro Paola Ciriaco ha ordinato altri sei mesi di indagini per chiarire le cause della morte di Giuseppe Mangone, 82enne ex sindaco di Zagarise trovato senza vita nel dicembre 2013 con una profonda ferita al collo. Respinta, dunque, per la seconda volta la richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura della Repubblica di Catanzaro.
Sul registro degli indagati per la morte di Mangone erano stati iscritti tre uomini di 77, 76 e 85 anni (quest’ultimo poi deceduto). La prima richiesta di archiviazione è stata presentata anni dopo dalla Procura, ma il giudice per le indagini preliminari l’ha bocciata chiedendo nuovi accertamenti tecnici. La seconda richiesta di archiviazione è arrivata nel dicembre 202, quando l’accusa ha sostenuto l’impossibilità a procedere a quegli accertamenti per indisponibilità dei reperti. A queste conclusioni si sono opposti i parenti di Mangone (nella foto sopra, da Catanzaro Informa, i figli in una conferenza stampa) e il nuovo gip, pur dando atto dell’indisponibilità dei reperti sui quali eseguire i rilievi, ha disposto di procedere con ulteriori indagini.