Regione, la proposta di legge sul “consigliere supplente” irrompe sulle trattative per la Giunta
La presentazione della Pdl può rendere più facile il varo del nuovo esecutivo, che potrebbe slittare di qualche giorno. Movimenti in FdI, con Neri che avanza, e Lega, con la Iannini in pole

LAMEZIA TERME Un polverone. Sta facendo discutere la proposta di legge regionale presentata da cinque capigruppo della maggioranza di centrodestra per introdurre la figura del consigliere supplente attraverso l’incompatibilità tra la carica di consigliere e quella di assessore e consentire al primo dei non eletti di entrare in Assemblea fino alla durata dell’incarico assessorile. Coro di critiche furibonde dalle opposizioni di centrosinistra he parlano di ritorno di fiamma della “casta” e di norma studiata per sistemare i (gracili) equilibri interni ai partiti di centrodestra, in questa fase alterati dopo le elezioni politiche che come effetto comporteranno una rivisitazione degli assetti della Giunta e del Consiglio regionale.
In queste ore tanti osservatori politici mettono in relazione la presentazione di questa proposta di legge con le trattative in atto tra il governatore Roberto Occhiuto e i leader nazionali di Lega e Fratelli d’Italia per la sostituzione dei due assessori eletti al Parlamento, Tilde Minasi e Fausto Orsomarso. Secondo fonti accreditate infatti la proposta di legge, che di fatto punta ad aumentare le poltrone alla Regione sarebbe un modo per far quadrare più facilmente i conti nel centrodestra, conti che al momento non quadrerebbero perfettamente.
Si dice che la proposta di legge possa approdare addirittura in Consiglio lunedì e che dunque i tempi per l’ufficializzazione dei nuovi assessori potrebbero slittare ancora di qualche giorno. Del resto Fdi, che in Giunta si accingerebbe a indicare il sindaco di Locri Giovanni Calabrese fortemente sponsorizzato dal leader nazionale Giovanni Donzelli, avrebbe interesse a temporeggiare ancora perché se entrasse in vigore la proposta di legge i meloniani potrebbero indicare il capogruppo Peppe Neri in Giunta e questa indicazione, che starebbe prendendo piede, farebbe spazio in aula allo stesso Calabrese, in modo da venire incontro ai desiderata di tutti.
Lo stesso effetto “salvifico” il testo normativo potrebbe avere nella Lega, nella quale si litiga furiosamente ed è un “tutti contro tutti”, anche se fonti del Carroccio riferiscono che in realtà il leader Matteo Salvini entro due giorni al massimo indicherà il nome “in rosa” per la Giunta in luogo della Minasi: al momento le quotazioni più alte le avrebbero la coriglianese Grazia Maria Carmela Iannini, candidata alle ultime Politiche, data in pole position, e la reggina Caterina Capponi, già candidata alle Regionali. Si vedrà nelle prossime ore se ci saranno sviluppi. Molto peraltro sta allo stesso Occhiuto, che nei giorni scorsi ha parlato di quadratura del cerchio che arriverà “prestissimo” (c. a.)