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Corigliano Rossano, il Comune pronto ad acquisire un bene confiscato

L’ente ha confermando la volontà di acquisire il bene situato in via Cardame. Stasi: «Continua il nostro impegno in nome della legalità»

Pubblicato il: 05/12/2022 – 16:18
Corigliano Rossano, il Comune pronto ad acquisire un bene confiscato

CORIGLIANO ROSSANO L’acquisizione dei beni confiscati alla criminalità, e la successiva messa a disposizione della comunità tutta con scopi sociali, è una delle prassi a disposizione degli enti locali per implementare la lotta alla criminalità organizzata sui territori. La giunta comunale di Corigliano Rossano sin dal suo insediamento ha adottato una politica di monitoraggio, acquisizione e rifunzionalizzazione dei beni confiscati che insistono sul territorio comunale, provvedendo a demolire quelli abusivi e fatiscenti – come l’immobile ex Lido Noè sul lungomare di Schiavonea – ad avviare gli iter procedimentali per la loro regolarizzazione, ad utilizzarli per servizi con finalità sociali, nonché ad inserirli nella programmazione per l’intercettazione di finanziamenti al fine di reinserirli in un ciclo virtuoso di rigenerazione e riutilizzo con finalità sociale, quali a titoli di esempio gli interventi Pnrr e Pinqua.
Oggetto di manifestazione di interesse, questa volta, è un immobile sito in via Cardame, a Corigliano, per il quale il Comune ha fatto richiesta all’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. L’ente ha partecipato nei giorni scorsi all’incontro in Prefettura confermando la volontà di acquisire al patrimonio comunale il bene destinabile, corredata da una relazione del settore Urbanistica e Commercio che ne ha confermato la regolarità urbanistica-edilizia.
«Il nuovo bene che andiamo ad incamerare sarà restituito alla collettività per essere destinato a finalità che potranno essere sociali o istituzionali – ha commentato il sindaco Flavio Stasi – ennesimo segnale che stiamo lanciando sin dal nostro insediamento di lotta senza quartiere alla criminalità organizzata».
 «La confisca dei beni e il loro successivo riutilizzo rappresentano un duro colpo alle mafie – commenta il vicensindaco Maria Salimbeni – che si vedono intaccate non solo nel patrimonio ma anche nel loro spazio sociale, e pertanto continueremo su questa strada a testa alta fino a quando avremo l’onore di amministrare questa città».

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