Consiglio regionale, Mancuso: «Bilancio positivo per l’alta qualità legislativa»
Il presidente incontra gli organi di informazione e traccia un consuntivo dell’attività svolta nel 2022. 20 sedute, 72 leggi approvate

REGGIO CALABRIA Venti sedute d’aula, 119 sedute di commissione, 140 proposte di legge e 72 leggi approvate: sono questi alcuni dei dati dell’attività del Consiglio regionale della Calabria nel 2022. A renderli noti è stato il presidente dell’Assemblea legislativa calabrese Filippo Mancuso, che, al termine della seduta consiliare odierna, ha incontratto i giornalisti per gli auguri di buone festività natalizie e per tracciare un bilancio di un anno di attività a Palazzo Campanella.
«Il bilancio del 2022 è positivo»
Tra i dati vanno poi menzionati anche io 104 provvedimento amministrativi esaminati, le 108 interrogazioni presentate, le 15 riunioni della Conferenza dei capigruppo e le 32 dell’Ufficio di presidenza: infine le mozioni sono state 42, gli ordini del giorno 2 e le risoluzioni uno. Nel suo saluto, Mancuso ha affermato: «Si chiude un anno positivo per il Consiglio regionale. A contraddistinguere i primi dodici mesi della dodicesima legislatura, non è solo la quantità dei provvedimenti approvati, ma anche la qualità legislativa. In piena sinergia con l’azione dinamica della Giunta, il Consiglio nel 2022 si è occupato di ridisegnare l’assetto degli organismi regionali che si occupano di beni primari, come la gestione delle risorse idriche, il ciclo dei rifiuti e gli aeroporti calabresi».
«Fondamentale il ruolo della stampa»
Mancuso si è poi soffermato sul ruolo della stampa: «Ho voluto incontrarvi – a conclusione dell’ultima seduta del primo anno della legislatura – non solo per fornirvi i dati sulla produzione legislativa che, per qualità e quantità, ci vede soddisfatti del lavoro svolto. Ma anche per ribadire, come ho fatto nel mio primo intervento in Consiglio, l’importanza che riconosciamo al ruolo della stampa in tutte le sue declinazioni, pubblica e privata. La buona politica e la buona amministrazione, per potersi dispiegare pienamente e mettersi al servizio del cittadino, hanno bisogno anche del controllo dell’informazione. Di un’informazione che sia rigorosa e completa. In tal senso, – ha sostenuto il presidente del Consiglio regionale – assicuro incontri ripetuti con tutti voi e la disponibilità ad agevolare il vostro lavoro all’interno del Palazzo, che non è e non deve essere un Palazzo chiuso e autoreferenziale, ma un’Istituzione pubblica, aperta e trasparente, perché il Consiglio regionale è la Casa dei Calabresi. E come tale deve garantire il diritto al pluralismo politico e, al contempo il diritto al pluralismo dell’informazione. Il diritto a informare sulle attività del Consiglio regionale, che rappresenta il cuore della democrazia regionale, va garantito e reso possibile sempre e comunque. Naturalmente, assieme al rispetto assoluto dell’articolo 21 della Costituzione, dinanzi alla rivoluzione digitale e alla moltitudine di notizie e commenti che imperversano sul web e sui social, spesso veicolando fake news e mistificazioni della realtà, auspico – ha concluso Mancuso – che si abbia maggiore attenzione al rispetto della libertà e della dignità delle persone».
I provvedimenti “simbolo” del 2022-Il report
Mancuso ha poi consegnato ai giornalisti il report sui principali risultati del 2022.
SORICAL Uscita dopo un decennio dal regime di liquidazione, sarà finalmente il gestore unico delle acque calabresi. Un passaggio fondamentale, per consentirle di accedere ai finanziamenti per rinnovare la rete e le infrastrutture idriche. Una svolta che s’inserisce nel solco della costituzione della Multiutility, che già ha dimostrato sul campo di attenuare l’emergenza dei rifiuti in strada. Inoltre, l’intervento del Consiglio si è dimostrato decisivo per ristabilire la maggioranza societaria della Regione in Sacal, fattore imprescindibile per lo sviluppo degli scali aeroportuali.
SANITÀ Il ruolo di commissario per la sanità rivestito dal presidente Occhiuto ha favorito un’azione incisiva di profondo rinnovamento per la sanità in Calabria. I primi provvedimenti approvati hanno riguardato la costituzione di Azienda Zero (l’ente che razionalizzerà la governance di Asp e Aziende ospedaliere) e la legge sull’integrazione dell’ospedale Pugliese-Ciaccio con il Policlinico Mater Domini di Catanzaro, per la quale è stato già definito il protocollo d’intesa tra Regione e Università. Una legge che realizzerà il principale polo sanitario della Calabria, avendo 855 posti letto, un nuovo pronto soccorso a Germaneto, l’istituzione di una nuova scuola di specializzazione e l’attivazione di nuovi servizi assistenziali (specie nell’area pediatrica). La recente approvazione alla Camera dei Deputati del Decreto Calabria consentirà di avere un importante strumento per incidere concretamente nella rivoluzione della sanità in Calabria.
FONDI COMUNITARI E INFRASTRUTTURE La programmazione di queste risorse è fondamentale per realizzare tutte le attività che potranno soddisfare le reali esigenze dei calabresi. Il completamento della S.S. 106 rappresenta una delle problematiche più datate per la Calabria. Dopo un dibattito in Consiglio, è stata approvata all’unanimità, lo scorso 28 febbraio, una mozione, chiedendo l’ammodernamento e l’integrale finanziamento dell’opera.
Inoltre, il Consiglio ha sostenuto i punti della “Vertenza Calabria”, concordata dal presidente Occhiuto con le organizzazioni sindacali nazionali e regionali, in particolare sull’Alta velocità ferroviaria Salerno-Reggio Calabria e sul porto di Gioia Tauro.
Centrale è il tema relativo alla realizzazione del Ponte sullo Stretto. L’attraversamento stabile dello Stretto assieme all’Alta Velocità eliminerebbe il grave divario di mobilità Nord-Sud che arreca disagi e diseconomie. Il Ponte potrebbe diventare una delle grandi meraviglia del mondo con una capacità attrattiva smisurata.
WELFARE E DIRITTI Sono state introdotte normative su cui la Regione era in ritardo.
Quella sulle strutture residenziali per i minori sottoposti a procedimento penale o in esecuzione di pena, che consente la realizzazione in Calabria della prima struttura di questo genere, evitando migrazioni verso altre regioni. Si intende inoltre trasformare il protocollo d’intesa fra l’associazione ‘Biesse’ di Reggio e il Consiglio regionale, circa il progetto ‘Liberi di scegliere’ promosso dal giudice Roberto Di Bella, in una proposta di legge regionale. Non indulgendo nelle retoriche celebrative, quest’anno abbiamo festeggiato l’8 marzo in Aula, approvando una legge contro le discriminazioni delle donne nel mercato del lavoro e promuovendo incentivi all’occupazione femminile. Il tema dei diritti negati è di stringente importanza e su delega del Consiglio, il presidente Mancuso ha attivato una serie di organismi fermi da tempo: dagli Uffici dei Garanti per la tutela di diritti fondamentali alla composizione del Corecom e Fincalabra, per ciò che riguarda le tutele nel web e il sostegno alle imprese. Sono stati nominati il Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza, il Garante delle persone detenute e il Garante della Salute, ai quali presto si aggiungeranno il Garante delle persone disabili e quello per la tutela delle vittime di reato. È stata ricomposta la Commissione per la Pari opportunità. La recente nomina dei componenti l’Osservatorio sulla violenza di genere contribuirà ad arginare il fenomeno della violenza alle donne che presenta dati allarmanti. È indispensabile finanziare adeguatamente e implementare i centri antiviolenza e le case accoglienza della Calabria.
“CAL”: SI VOTA L’11 GENNAIO Il Consiglio punta alla leale cooperazione fra istituzioni e in particolare alla sinergia con gli Enti locali, penalizzati da anni di tagli lineari. Sono state avviate le procedure per l’insediamento del Consiglio delle Autonomie Locali (CAL), le cui votazioni sono previste per l’11 gennaio 2023. Nell’azione di rinnovamento che Giunta e Consiglio stanno imprimendo alla Calabria, la sinergia Regione – Enti locali ha un ruolo decisivo. Sia per dare più incisività ai provvedimenti che si assumono, che per riservare l’attenzione dovuta al pianeta delle autonomie locali.
NUOVO “AUDITORIUM CALIPARI” L’Ufficio di Presidenza del Consiglio ha approvato il documento di fattibilità delle alternative progettuali per la ricostruzione dell’Auditorium Nicola Calipari, la cui copertura è crollata il 31 luglio 2020. È Il primo step per la successiva progettazione dell’intervento che consentirà di riconsegnare all’Assemblea regionale una sala di 600 posti a sedere che, prima dell’evento, era stata definita “un’agorà elegante ed ipertecnologica a servizio della collettività”. Da cronoprogramma, entro il 2025, è prevista la realizzazione del nuovo Auditorium. Dalle macerie alla fiducia della rinascita. Il nuovo “Calipari” potrà essere il simbolo fisico della rinascita di una Calabria che vuole cambiare, all’insegna della buona politica e delle buone prassi amministrative che hanno al centro il cittadino con i suoi bisogni.