PARIGI A Parigi continua la protesta della comunità curda a Parigi per la strage compiuta da un anziano estremista di destra animato da sentimenti razzisti: in Place de la République diverse centinaia di manifestanti hanno sventolato centinaia di bandiere della nazione curda e del Pkk. Nuove violenze sono scoppiate tra i manifestanti e la polizia a margine della manifestazione. Almeno quattro auto sono state ribaltate, di cui almeno una incendiata. Dei bidoni della spazzatura sono stati dati alle fiamme in Boulevard du Temple, vicino a Place de la République. Le forze di sicurezza hanno risposto con lacrimogeni al lancio di oggetti da parte dei manifestanti. Campeggiavano anche i ritratti di tre militanti curdi assassinati a Parigi nel gennaio 2013. Un minuto di silenzio è stato osservato in onore delle vittime e di “tutti i curdi morti per la libertà”. Fra i manifestanti molti con gli occhi rossi di lacrime e molte denunce dell’atto di ieri come di una “ingiustizia”, di un atto “politico” e di “terrorismo”. «Non abbiamo dubbi che siano degli omicidi politici. Il fatto che le nostre associazioni siano prese di mira rivela un carattere terroristico e politico», ha dichiarato Agit Polat, portavoce del Consiglio democratico curdo in Francia (Cdkf), che ha anche qualche recriminazione da fare all’indirizzo delle autorità francesi per la mancanza di un piano per la sicurezza del circolo culturale preso di mira ieri dalla mano omicida ieri e delle altre entità curde in Francia. E fra i manifestanti non mancano quelli che evocano un coinvolgimento della Turchia.
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