LOCRI Tiene banco a Locri la polemica dopo le dimissioni in blocco di ben cinque consiglieri comunali di opposizione. Con una lettera datata 4 gennaio, Vincenzo Carabetta, Anna Garreffa, Michele Ratuis, Sofia Passafaro e Carlo Maria Previte avevano ufficializzato la decisione denunciando «un quadro politico-amministrativo desolante» e «mancanza delle minime condizioni di agibilità democratica, trasparenza e rispetto delle regole in seno agli organi amministrativi dell’Ente, tale da vanificare e rendere impossibile ogni attività politica». Una presa di posizione forte e netta che arriva a pochi mesi dalle prossime elezioni comunali e dopo l’addio di Giovanni Calabrese che, dopo essere stato nominato assessore regionale ha lasciato la guida al sindaco facente funzioni Giuseppe Fontana.
Ma secondo quando segnalato dal presidente del Consiglio comunale Domenico Maio e dal segretario generale Caterina Giroldini i cinque consiglieri di “Scelgo Locri” avrebbero, però, commesso un errore dal punto di vista formale. «Le dimissioni – spiega Maio al Corriere della Calabria – sono state formalizzate nel senso che il gruppo “Scelgo Locri” ha inteso procedere alle dimissioni con un documento sottoscritto e acquisito al protocollo dell’Ente. Ma – aggiunge – contesto la irritualità delle dimissioni. La norma del Tuel è chiara, il regolamento lo è altrettanto: le dimissioni vanno presentate personalmente al protocollo e non possono essere presentate congiuntamente nelle modalità con cui ha provveduto il gruppo di minoranza. Ho degli obblighi e il regolamento mi impone di procedere alla surroga entro e non oltre i dieci giorni, il termine è perentorio». Maio infine sottolinea che «le dimissioni non sono tali. Quell’atto lì – rimarca – non è giuridicamente qualificato poiché è privo di effetti giuridici. Se le dimissioni non sono tali perché sono state presentate fuori dal quadro normativo ho il dovere di contestarlo». Si attende, dunque, che i consiglieri dimissionari formalizzino definitivamente la scelta, solo allora si potrà fissare una nuova seduta del Consiglio comunale. Sembra che a Locri lo scontro politico si faccia sempre più incandescente, mentre si prepara il terreno in vista del voto. (redazione@corrierecal.it)
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