«Con Schillaci abbiamo parlato del tema del reclutamento dei medici, un tema gigantesco in tutte le regioni. Non sapevo dei cento medici che il Ministero della Salute vuole licenziare perché gli avrei detto di mandarli in Calabria». Così il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto dopo l’incontro a Roma con il ministro della Salute, Orazio Schillaci. Intervenendo nella trasmissione “Tg4 Diario del giorno” il governatore ha spiegato: «Complessivamente ho prorogato circa mille contratti di medici e personale sanitario a tempo determinato nel 2022. Ho stabilizzato 436 unità di personale sanitario, 114 sono medici. Alla Calabria mancano i medici e si faceva ricorso, come nelle altre regioni, ai medici a gettone».
Secondo Occhiuto «la carenza dei medici rappresenta il più grave errore che dimostra la mancata programmazione nella sanità del nostro Paese. Non si è investito sulle specializzazioni che servono nei nostri reparti ospedalieri, poi il Covid ha fatto aumentare la domanda dei medici, l’offerta è rimasta la stessa e sono nate queste cooperative a gettone che fanno pagare 150 euro all’ora in Calabria. Si sta privatizzando il mercato delle professioni sanitarie con un effetto devastante per il pubblico perché un medico che lavora in un ospedale pubblico costa ai cittadini circa 7mila euro, se questo medico si dimette per andare a lavorare nelle cooperative a gettone e viene a costare 50mila euro, 43mila vengono sottratti alla cura dei cittadini. E’ un tema gigantesco – conclude il governatore – che il governo deve affrontare. Per la sanità non occorrono soltanto più risorse, ma occorre intervenire sulla riforma del sistema e avere la capacità di programmare prima quello che sarà il fabbisogno dei medici che verranno».
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