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La Regione coinvolgerà i cittadini nelle proprie scelte, un portale per le consultazioni online – VIDEO

È la prima iniziativa in Italia. «Vogliamo far partecipare i calabresi alla vita pubblica». Come funziona il “voto” (non vincolante)

Pubblicato il: 16/01/2023 – 11:39
La Regione coinvolgerà i cittadini nelle proprie scelte, un portale per le consultazioni online – VIDEO

CATANZARO La Regione Calabria è la prima amministrazione in Italia a rendere operativa la direttiva europea attraverso la quale l’Unione sollecita gli enti locali e regionali ad incentivare lo strumento della consultazione pubblica online, finalizzata al coinvolgimento dei cittadini.
Solo il Cnel – che non è un ente locale – ha finora adottato iniziative di consultazione pubblica online. L’iniziativa è stata presentata questa mattina in una conferenza stampa convocata dal governatore Roberto Occhiuto.

«Diminuisce la distanza tra istituzioni e cittadini»

«La consultazione pubblica – si legge nel materiale fornito dalla Regione alla stampa – rappresenta uno strumento molto utile. L’amministrazione può decidere, rispetto ad un determinato argomento, di chiedere il parere non vincolante dei propri cittadini. Non deve essere confusa con un sondaggio, in quanto l’obiettivo principale non è la rappresentatività di un campione ma fare in modo che tutti i cittadini residenti in Calabria possano partecipare alla “cosa pubblica” esprimendo la propria opinione».
Un’iniziativa che, nelle intenzioni dell’amministrazione, «aumenta la fiducia nei confronti delle Istituzioni ed al contempo diminuisce la distanza tra cittadino ed ente. Così facendo la popolazione si sente coinvolta e non subisce passivamente le decisioni prese. Non solo. Questo è anche un modo per stimolare il dibattito e il confronto, rispetto ad un determinato argomento tra gli stessi cittadini».

Come funziona il portale

Il prossimo passo previsto è una campagna che sarà sviluppata attraverso i canali social della Regione Calabria per motivare i cittadini a partecipare alle consultazioni pubbliche. I calabresi potranno iscriversi al portale www.consultazionipubbliche.it in modo da poter rispondere, nei prossimi mesi, ai quesiti proposti. In una prima fase si procederà solo con la raccolta delle iscrizioni, appena si raggiungerà un numero sufficiente di iscritti si potranno sottoporre i primi quesiti.
In relazione ai quesiti proposti, la Regione successivamente divulgherà i risultati della consultazione pubblica. I dati saranno elaborati anche per aree geografiche, per genere, per età, così da comprendere meglio come si divide l’opinione dei cittadini anche in relazione a particolari profili socio-demografici. «L’obiettivo – spiegano dalla Regione – è dunque far partecipare tutti i cittadini alla vita pubblica».

I quesiti e il trattamento dei dati

In particolare al quesito proposto si dovrà rispondere con un SÌ (o A FAVORE/FAVOREVOLE) o con un NO o (CONTRO/CONTRARIO): insomma, con la stessa modalità prevista in un qualsiasi referendum o consultazione pubblica. Una volta digitata la risposta, il dato arriva in tempo reale al server e viene custodito in maniera del tutto anonima, cioè senza l’associazione della risposta con il nome del rispondente, ma solo con il suo profilo socio-demografico, per esempio il genere, l’età, il Comune di residenza. Ogni cittadino potrà rispondere una sola volta allo stesso quesito.

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