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Zelensky sulla strage di Dnipro: «Silenzio codardo del popolo russo»

L’attacco missilistico su un palazzo della città ha causato 35 morti

Pubblicato il: 16/01/2023 – 8:35
Zelensky sulla strage di Dnipro: «Silenzio codardo del popolo russo»

KIEV Volodymyr Zelensky ha condannato il «silenzio codardo» del popolo russo a seguito dell’attacco missilistico su un palazzo nella città di Dnipro che ha ucciso almeno 30 persone. «Il vostro codardo silenzio, il vostro tentativo di aspettare la fine di ciò che sta accadendo, finirà solo con il fatto che un giorno questi stessi terroristi verranno a prendervi», ha detto il presidente ucraino nel discorso serale. Zelensky ha aggiunto di aver ricevuto molti messaggi di solidarietà da tutto il mondo. E rivolgendosi ai russi nella loro lingua, ha rilevato «che anche adesso non hanno potuto pronunciare parole di condanna di questo terrore».

Dnipro: il bilancio delle vittime è salito a 35

Ora dopo ora, sale la conta dei morti a Dnipro, teatro dell’ultima strage, tra le più gravi, nel conflitto in Ucraina. E’ salito ad almeno 35 il bilancio delle vittime dell’attacco russo di sabato a un condominio: lo ha reso noto su Telegram il governatore della regione di Dnipropetrovsk, Valentyn Reznichenko, riporta Ukrinform. «Nella notte, i soccorritori hanno estratto diversi altri corpi dalle macerie di un edificio a più piani distrutto da un missile russo. L’attacco nemico ha tolto la vita a 35 residenti dell’edificio. La sorte di altri 35 residenti dell’edificio è sconosciuta», ha scritto Reznichenko. Le ricerche delle persone intrappolate sotto le macerie continuano. L’operazione di salvataggio è in corso da quasi 40 ore. Tra le vittime c’è anche una ragazza di soli 15 anni. I feriti sono più di 70, tra cui 13 bambini, mentre il destino di 30 dispersi resta ancora sconosciuto. Anche i ragazzini scavano tra i detriti ma, con il tempo che scorre implacabile, le speranze di trovare ancora superstiti sono “minime”, secondo il sindaco Borys Filatov.

Le parole di Putin sull’operazione militare: «Dinamica positiva»

E mentre ancora si scava nella massa informe che un tempo era un condominio, suonano come uno schiaffo le parole di Vladimir Putin che si compiace della «dinamica positiva» che ha preso «l’operazione militare speciale» in Ucraina, sottolineando che «tutto si sta sviluppando secondo i piani dei vertici militari». E, senza menzionare Dnipro, il ministero della Difesa di Mosca ha detto che i radi di sabato hanno «raggiunto lo scopo»: «Il 14 gennaio è stato effettuato un attacco missilistico sul sistema di comando e controllo militare dell’Ucraina e sulle relative strutture energetiche. Tutte le strutture designate sono state colpite». Kiev denuncia ancora una volta che «la Federazione russa uccide deliberatamente gli ucraini in massa», nelle parole consigliere presidenziale Mykhailo Podolyak. Dall’Occidente arriva la condanna per quello che la Polonia definisce senza mezzi termini un «crimine di guerra» e la Germania chiede che i russi dietro a queste azioni «siano ritenuti responsabili», mentre si torna a parlare di un’eventuale visita del Papa a Kiev che ha rilanciato l’invito.

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