CATANZARO L’amministrazione comunale di Catanzaro fa marcia indietro e lancia un segnale di distensione sulla vicenda dell’integrazione delle aziende ospedaliere Mater Domini e Pugliese Ciaccio e della creazione dell’azienda unica “Dulbecco”. Secondo quanto si apprende da fonti di Palazzo De Nobili, la Giunta guidata dal sindaco Nicola Fiorita è orientata a non dare seguito a quanto deliberato nei giorni scorsi, non presentando l’annunciato ricorso al Tar contro un decreto del governatore Occhiuto, nella sua qualità di commissario della sanità calabrese, decreto che prevedeva all’interno del Programma operativo 2022-25 un Dpcm di riconoscimento della Mater Domini quale azienda ospedaliera universitaria. Il dietrofront del Comune capoluogo è determinato dal fatto che nei giorni scorsi un parere del ministero della Sanità, richiesto dallo stesso Occhiuto, ha ritenuto non necessario il Dpcm. «Cadendo questo presupposto – avrebbe riferito Fiorita ai suoi più stretti collaboratori – abbiamo raggiunto il nostro risultato, il presidente Occhiuto ha riferito che a breve si procederà all’integrazione e non c’è motivo di dubitarne. Del resto anche nel Consiglio comunale aperto abbiamo detto che noi non facciamo la guerra a nessuno ma semplicemente intendevamo difendere le prerogative del capoluogo». Si resta dunque in attesa di un nuovo Dca del commissario Occhiuto che rimuova dal Programma operativo il riferimento al Dpcm. Resta invece ancora sul tavolo il ricorso dell’Università di Catanzaro. (redazione@corrierecal.it)
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