ROMA Stangata della Corte federale alla Juve per il caso plusvalenze: -15 punti in classifica, oltre la richiesta della Procura federale che era stata di nove. Lo apprende l’Ansa. La Corte federale ha accolto l’istanza per revocazione del processo plusvalenze, presentata dalla procura Figc, e ha così riaperto un procedimento sportivo a carico della Juventus. La Corte, secondo l’Ansa, ha anche inflitto sanzioni ai dirigenti bianconeri superiori alle richieste della procura federale. La procura federale aveva chiesto 9 punti di penalizzazione per la Juve. La penalizzazione in classifica ha effetto immediato, fermo restando che la Juve può ricorrere contro la sentenza. Pertanto, i bianconeri scendono da 37 a 22 punti in classifica.
Sanzioni pesanti anche per i dirigenti: due anni di inibizione per Andrea Agnelli e Maurizio Arrivabene, 30 mesi per l’ex dirigente Juve, ora al Tottenham, Fabio Paratici, 16 mesi per il ds della Juventus Federico Cherubini. Infine, 8 mesi a Pavel Nedved, Enrico Vellano, Paolo Garimberti. Nei confronti del club bianconero, la volontà della procura guidata da Chinè era quella di rendere l’eventuale sanzione ‘afflittiva’, portando quindi il club bianconero virtualmente fuori dalla lotta per un posto in Europa, e la sentenza è andata ancora di più in questa direzione. Nei confronti delle altre società coinvolte (Sampdoria, Empoli, Genoa, Parma, Pisa, Pescara, Pro Vercelli e il vecchio Novara) erano rimaste invariate le richieste formulate dalla procura federale, quindi solo sanzioni, ma sono state prosciolte.
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