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«Combattiamo la violenza giovanile, comprendiamo il disagio»

Nei giorni scorsi Cosenza e Scalea sono state protagoniste dì due gravi episodi di violenza giovanile. Nel capoluogo, sabato sera, due gruppi di ragazzi si sono picchiati a colpi di tubi metallici…

Pubblicato il: 01/02/2023 – 9:55
di Alfredo Antoniozzi
«Combattiamo la violenza giovanile, comprendiamo il disagio»

Nei giorni scorsi Cosenza e Scalea sono state protagoniste dì due gravi episodi di violenza giovanile. Nel capoluogo, sabato sera, due gruppi di ragazzi si sono picchiati a colpi di tubi metallici , con due feriti gravi scampati miracolosamente ad altre conseguenze.

A Scalea si è scoperto che cinque adolescenti hanno pestato a sangue un uomo. La magistratura sta indagando e aspettiamo fiduciosi gli esiti. Prossimamente incontrerò il procuratore della Repubblica dì Cosenza per discutere di ciò che si può fare anche e soprattutto in termini di prevenzione e la stessa cosa farò con il sindaco.

È importante che ci si possa stringere ai comuni per lavorare insieme sul terreno della individuazione del disagio che sì è molto acuito dopo Il Covid. Il mondo della scuola va sostenuto, così come per le famiglie, spesso vittime di giudizi troppo semplicistici e colpevolizzanti.

La Chiesa, attraverso le parrocchie e i centri di aggregazione, è sempre uno straordinario esempio di integrazione sociale. Bisogna riunire tutti gli attori per poter comprendere meglio ciò che accade nelle fasce giovanili, mettendo da parte diversità di schieramento e attrezzandosi per rispondere ai bisogni dei nostri giovani. Senza ovviamente dimenticare il valore della punizione, che deve essere rieducativo laddove si consumano reati e di monito per rendere evidente  i comportamenti sbagliati.

Anche nelle città calabresi il consumo di alcol e droga tra i ragazzi è in triste crescita. La repressione è indispensabile ma da sola è insufficiente senza un adeguato contesto di ascolto e dì supporto che metta insieme una rete sociale efficiente.

Il nemico più insidioso da combattere è il nichilismo con le sue manifestazioni di vuoto ideologico. L’impegno politico e sociale, che nei nostri territori è in parte assente, è una buona arma contro l’isolamento psicologico. Dobbiamo dare un senso alla capacità dei giovani di essere loro il futuro delle comunità. Creare un contenitore di idee , offrire centri di ascolto psicologico, richiede unità di intenti tra le istituzioni.

È un percorso possibile e auspicabile, il terreno di coltura migliore per rendere alle nuove generazioni il significato autentico delle vita. E su questo mi aspetto, per Cosenza, Scalea e ogni altro centro, una volontà comune che porti a lavorare per l’unico , importante scopo di regalare speranza a un’età troppo bella per essere sprecata.

*Vicecapogruppo di Fratelli d’Italia Camera

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