CATANZARO «Con due emendamenti proposti dal governo al decreto milleproroghe puntiamo a fornire ai Comuni il supporto in termini di personale e professionalità qualificate necessario per garantire servizi essenziali ai cittadini e per consentire l’attuazione dei progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza». È quanto afferma il sottosegretario all’Interno Wanda Ferro (FDI), delegato al Dipartimento per gli affari interni e territoriali del Viminale, illustrando le due proposte di modifica elaborate grazie al lavoro del dipartimento dell’Ufficio affari legislativi del Ministero dell’Interno diretto dal prefetto Paolo Formicola e del DAIT diretto dal prefetto Claudio Sgaraglia. «L’obiettivo del primo emendamento – spiega il sottosegretario – è quello di far fronte alla carenza dei segretari comunali, prevedendo la possibilità di estendere a 12 mesi anziché gli attuali 6, prorogabili fino a 24 mesi, il periodo di servizio massimo entro il quale il segretario iscritto nella fascia iniziale di accesso in carriera, in caso di vacanza della sede, è autorizzato a svolgere le funzioni presso sedi appartenenti alla fascia immediatamente superiore a quella di iscrizione fino a 5mila abitanti, su richiesta del sindaco e previa autorizzazione del Ministero dell’Interno».
«Con un secondo emendamento – aggiunge Ferro – si punta a non vanificare l’attività propedeutica svolta dai comuni per l’ingente numero di assunzioni sia a tempo determinato che indeterminato programmate dagli enti in dissesto, riequilibrio finanziario pluriennale e strutturalmente deficitari, approvate dalla Commissione per la Stabilità Finanziaria degli Enti Locali, specie negli ultimi mesi del 2022, che nella gran parte dei casi non potranno essere concluse entro il corrente anno, con il rischio di privare i cittadini di servizi fondamentali che i Comuni potranno garantire solo con le assunzioni di personale. L’emendamento prevede la possibilità, per gli enti sottoposti al controllo della COSFEL, di perfezionare le assunzioni, sia a tempo determinato che indeterminato, già autorizzate per l’anno 2022, fino al 30 giugno 2023 anche senza l’adozione del bilancio di previsione dell’anno in corso e, quindi, in condizione di esercizio provvisorio».
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