Milano-Cortina 2026, Mancuso: «I “Due Ermellini” degli alunni di Taverna simbolo di eguaglianza e sportività»
Il presidente del Consiglio regionale sostiene l’idea della scuola calabrese in gara per diventare mascotte delle prossime olimpiadi invernali

REGGIO CALABRIA «Il lavoro artistico dei “Due Ermellini” degli alunni di Taverna, in gara per diventare la mascotte di Milano-Cortina 2026, è avvincente per i messaggi positivi che interpreta e diffonde efficacemente. Tra cui il valore della partecipazione, che antepone agli egoismi l’aggregazione delle idee e delle azioni individuali per il bene comune. E del dialogo nel rispetto delle diversità, convinti che si può essere campioni a prescindere dall’esito delle competizioni». E’ quanto afferma il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso.
Mancuso: Idea che va sostenuta
Per Mancuso «è un’idea che va sostenuta, non solo perché frutto dell’entusiasmo e dalla sensibilità, circa il binomio sport-cultura, delle ragazze e dei ragazzi dell’Istituto comprensivo di Taverna che, coordinati da validissimi docenti, rappresentano egregiamente la Calabria e il suo grande patrimonio di civiltà, nel concorso “La scuola per le Mascotte di Milano-Cortina”, a cura della Fondazione Milano Cortina 2026 e del Ministero nel segno dei valori Olimpici e Paralimpici. Ma anche perché – sottolinea Mancuso – il progetto dei “Due Ermellini”, a cui auguriamo di diventare il simbolo iconico dei Giochi Invernali di Milano-Cortina 2026, sventola la bandiera dell’eguaglianza e della leale sportività. Punti di riferimento ideali che, in una fase del nostro tempo così difficile e complessa, invita al rispetto della persona nella sua integrità e al dovere della solidarietà».