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l’intervista

Mariela Castro a Rende: «Cuba è un’utopia riuscita»

La figlia di Raùl Castro, commenta l’arrivo di medici cubani in Calabria. «Restituiamo la solidarietà che abbiamo ricevuto»

Pubblicato il: 25/02/2023 – 10:00
di Fabio Benincasa
Mariela Castro a Rende: «Cuba è un’utopia riuscita»

RENDE In una intervista rilasciata a Gianni Minà, lo scrittore e coscienza dell’America Latina Eduardo Galeno disse: «Il comunismo è morto, il capitalismo ha fatto la stessa fine, mentre la Rivoluzione cubana è ancora lì». Il riferimento è a Cuba e all’eterno embargo che non riuscì a piegarla. Una resistenza che rivive ancora oggi nelle parole e nei pensieri di Mariela Castro, figlia di Raùl Castro e Vilma Espìn, deputata al Parlamento dell’isola caraibica e Direttrice del Centro Nazionale di Educazione sessuale di Cuba. Che ha raggiunto il centro sociale Sparrow a Rende insieme all’Ambasciatrice della Repubblica di Cuba in Italia, Mirta Granda Averhoff, per un incontro sugli avanzamenti della Rivoluzione Cubana, il nuovo Codice della famiglia e le iniziative contro il decennale blocco economico statunitense.

«Cuba è una utopia diventata realtà»

Mariela Castro è stata componente della Commissione che ha redatto il nuovo Codice di famiglia di Cuba, all’avanguardia a livello mondiale. È una delle 25 personalità internazionali che hanno formato il gruppo di lavoro di alto livello delle Nazioni Unite per la Conferenza Internazionale sulla popolazione e lo sviluppo. «Dalla Calabria mandiamo al resto del mondo un messaggio di pace, libertà e solidarietà».
Cuba è un’utopia riuscita? «È una utopia diventata realtà, una rivoluzione che era prima un sogno di tante generazioni che lottavano per l’emancipazione, per l’indipendenza, per la libertà. Ci siamo riusciti». Secondo Castro, «sono ancora molte le sfide da affrontare e il nostro è ancora oggi un Paese in rivoluzione ma sempre con un passo in più sognando nuove utopie».

L’arrivo dei medici cubani

Il 23 gennaio 2023 hanno ufficialmente preso servizio negli ospedali di Polistena, Gioia Tauro, Locri e Melito Porto Salvo – dopo alcune settimane di corso all’Unical – i 51 medici cubani che lo scorso 28 dicembre erano arrivati in Calabria a seguito di un accordo siglato dal presidente della Regione Roberto Occhiuto. I sanitari hanno rimpolpato i risicati organici presenti nei presidi ospedalieri del reggino. E presto – come ha avuto modo di ribadire in più occasioni lo stesso governatore – arriveranno altri medici da Cuba per sostenere il rilancio del settore sanitario regionale. Sul punto, Mariela Castro non ha dubbi: «E’ la maniera giusta per restituire la solidarietà che abbiamo ricevuto sin dal principio per la rivoluzione dal popolo italiano che è stato uno dei più solidali con la nostra gente. Oggi la rivoluzione è un grande progetto». Ma qual è il nemico da combattere? «L’imperialismo, sempre!» chiosa Castro.
(f.benincasa@corrierecal.it)

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