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la tragedia

Strage di Cutro, Capoccia: «Quelle persone si potevano salvare»

Parla il Procuratore di Crotone: «Richiesta soccorsi mai arrivata»

Pubblicato il: 01/03/2023 – 7:25
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Strage di Cutro, Capoccia: «Quelle persone si potevano salvare»

CROTONE «Ricostruiremo tutto ma mi fa rabbia, come padre di famiglia, come cittadino, pensare che forse qualcosa si poteva fare per salvare quelle persone». Queste le parole Giuseppe Capoccia, procuratore della Repubblica di Crotone, in una intervista rilasciata al quotidiano “La Repubblica”. Capoccia, infatti, è impegnato nelle indagini sul naufragio di Cutro che è costato, finora, 66 vittime con decine di dispersi e un numero destinato a salire.  «Ma – spiega – In tutto questo marasma non vedo emergere un’ipotesi di reato di questo genere». Per quanto riguarda Frontex e Guardia di Finanza, per Capoccia «Da Frontex sabato sera è arrivata la comunicazione che quell’imbarcazione avvistata a 40 miglia dalle coste calabresi navigava a sei nodi senza problemi, e che da Roma è arrivata la decisione di far uscire i mezzi della Guardia di finanza per un’attività di repressione reati e non di soccorso». Nel corso dell’intervista a Repubblica il procuratore di Crotone spiega, poi, un dettaglio importante: «Purtroppo nessuno ha chiesto aiuto. La prima telefonata è arrivata alle quattro 4 del mattino al 112 e l’operatore si è attaccato subito al terminale, ha localizzato la richiesta all’altezza di Steccato di Cutro e ha subito fatto partire un’auto. Poi è stata avvisata la Guardia costiera, ma era troppo tardi. La barca era già a cento metri dalla costa, esattamente dove gli scafisti intendevano arrivare nel tentativo di sbarcare i migranti e allontanarsi. Quella secca è stata fatale».

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