Ultimo aggiornamento alle 9:31
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 3 minuti
Cambia colore:
 

la denuncia

Ilaria Cucchi: «Esposto in Procura sul trattamento dei sopravvissuti»

La parlamentare: «Neanche un alloggio decente per i superstiti del naufragio». Mari (Avs): «A Crotone ho visto il tramonto della civiltà»

Pubblicato il: 07/03/2023 – 12:51
Ilaria Cucchi: «Esposto in Procura sul trattamento dei sopravvissuti»

ROMA «Il governo italiano non è stato neanche in grado di offrire un alloggio decente ai sopravvissuti del naufragio di Cutro, figuriamoci se saranno in grado di stabilire la verità sugli errori nella catena di comando. Per questo abbiamo presentato un esposto alla magistratura per accertare le dinamiche e le carenze di quella maledetta notte. Grazie al collega Franco Mari di AVS che è stato a Cutro domenica scorsa, scopriamo in quali condizioni sono costretti a vivere i sopravvissuti. Immagini strazianti che indignano. E’ necessario trovare immediatamente un alloggio decente ed accogliente per chi si è riuscito a salvare. Non si può accettare che vengano trattati in questo modo. E di questo oggi chiederemo conto al ministro Piantedosi. Il governo e la Presidente Meloni in partenza per un Consiglio dei Ministri a Cutro di mera propaganda, si dovrebbero preoccupare di trovare una sistemazione adeguata a chi in quella notte ha perso tutto». Lo afferma la senatrice dell’Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi.

Mari: «Trattati in maniera indegna»

«Sopravvissuti alla tragedia di Cutro ma trattati in maniera indegna». La denuncia è di Franco Mari, dell’Alleanza Verdi Sinistra, che domenica è andato a trovare i sopravvissuti del naufragio nei capannoni di fronte al Cara di Crotone. Cosa ha trovato? «Niente riscaldamento, un solo bagno, una sola doccia con un’imbarazzante promiscuità. Sono stipati in due capannoni, pochi meri fuori dal Cara, qualcuno senza lenzuola, qualcuno senza letta perché non ce ne sono abbastanza, solo materassi di gommapiuma e coperte. Alcuni dormono su panchine di ferro. Il tramonto della civiltà. Ad andarci non si crede che quelli siano i sopravvissuti», racconta Mari parlando con i giornalisti in piazza Montecitorio. «Molti di loro – continua – sono i famigliari delle vittime, altri famigliari stanno sulla spiaggia. In molti piangono. Poi donne e bambini, in una situazione di promiscuità inaccettabile, abbandonati a se stessi, dimenticati. Siamo stati anche nel Cara, lì c’è una situazione diversa, potrebbe ospitare 1500 persone e ne ospita 600 al momento, con molti limiti, il più evidente è la presenza di minori non accompagnati. Ma i sopravvissuti non sono neanche nel Cara, sono fuori. Chi è nel Cara può anche allontanarsi, i sopravvissuti sono invece affidati alla custodia dello Stato, la loro libertà limitata ovviamente perché sono testimoni. Ma proprio perché sono affidati allo Stato questa condizione è inaccettabile». Inaccettabile perché «nel Cara, a 20 metri di distanza dai due capannoni in cui sono stati stipati, ci sono gli spazi che potrebbero ospitarli più dignitosamente. Ma visto l’accaduto, forse anche un hotel 5 stelle poteva andare… Il Consiglio dei Ministri invece di farlo nel palazzetto dello sport andassero a farlo lì», conclude.

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x