Riceviamo e pubblichiamo
«In riferimento all’articolo pubblicato sulla vostra testata in data di ieri 13.6.24b, a firma f.b. dal titolo “Reset”, parla Colasuonno: «Ho la sclerosi multipla, sono stato in sciopero della fame e della sete» si precisa quanto segue, chiedendo cortesemente la pubblicazione del seguente testo: “in qualità di responsabile della Articolazione Distrettuale di Medicina Penitenziaria dell’Asp di Catanzaro, devo formalizzare una netta presa di distanza dal contenuto dell’articolo che ha riportato alcune affermazioni, non corrispondenti al vero, del detenuto Sig. Colasuonno durante l’udienza relativa al procedimento penale “Reset” tenutasi presso l’Aula Bunker a Lamezia Terme in data 13.06.24, inerenti ad una asserita mancata assistenza sanitaria nei confronti del medesimo ed a minacce che da noi sanitari sarebbero state perpetrate nei suoi confronti. Ciò al fine di tutelare lo scrivente e tutti i miei collaboratori, che continuano a lavorare seriamente, senza sosta, in silenzio, con competenza specifica e senza ricorrere a ribalte mediatiche. L’Autorità Sanitaria, per la Pubblica Funzione esercitata, non potrà mai essere oggetto di tale tipologia di false accuse da parte di nessuno, e pertanto mi riservo di attivare immediatamente le iniziative giudiziarie opportune, sia nel caso specifico che in tutte quelle situazioni che ormai – da tempo – minano continuamente la serenità di professionisti che ancora credono in un cosi difficile compito istituzionale».
Prof. Giulio Di Mizio
Dirigente della Sanita Penitenziaria
Servizio di Assistenza Intensiva
Casa Circondariale “U. Caridi”
Catanzaro
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