Voce sul palco di Taranto: «Il piccolo Alì è diventato il figlio di tutti i crotonesi»
Il sindaco di Crotone al “Primo maggio libero e pensante” ricorda i giorni della strage dei migranti e le storie di vittime e superstiti

TARANTO «L’umanità non ha colore politico». Lo ha detto il sindaco Voce dal palco dell’ “Uno maggio Taranto libero e pensante”, la manifestazione che dal 2013 è promossa a Taranto, in occasione della Festa del Lavoro, dall’associazione di Promozione Sociale Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti e che vede tra i promotori gli artisti Diodato e Roy Paci. Il sindaco è stato invitato dagli organizzatori, insieme all’associazione Sabir e alla Rete 26 febbraio, per intervenire sulla tragedia di Steccato di Cutro.
Il sindaco ha ringraziato gli organizzatori e la città di Taranto per l’espressione di solidarietà dimostrata nei confronti della comunità crotonese duramente provata dalla tragedia. Sul palco c’è stato il racconto della umanità e solidarietà del popolo crotonese a seguito della tragedia di Steccato di Cutro ed anche il ricordo del piccolo Alì, la vittima più giovane.
«Il piccolo Alì è diventato il figlio di tutti i crotonesi»

«Al piccolo Alì era stata assegnata, come ad altre vittime non identificate, una sigla: KR16M0. Zero stava ad indicare che non aveva compiuto ancora un’anno. Quel bambino adesso riposa nel cimitero cittadino ed è diventato il figlio di tutti i crotonesi. Quello che si è verificato è stata una tragedia, chi pensava di trovare un approdo sicuro, a poche decine di metri dalla spiaggia, ha trovato la morte. Il mare ha restituito 94 corpi».
Il sindaco ha poi raccontato di Karim arrivato a Crotone un paio di settimane dopo la tragedia: un minore non accompagnato giunto con altri 400 migranti. «Oggi è in una struttura protetta e sta studiando. Ma con il nuovo decreto con tutta la probabilità non usufruirà, diventato maggiorenne, di una protezione speciale e tra pochi anni diventerà un fantasma. Un decreto che porta il nome del luogo dove è avvenuta la tragedia ma che con quello che è successo non ha nulla a che vedere. L’umanità va recuperata, l’umanità non ha colore politico», ha concluso il sindaco. Nella delegazione crotonese con il sindaco era presente l’assessore alle Politiche Sociali Filly Pollinzi.