LONGOBUCCO «Dobbiamo trasformare una tragedia mancata in un’opportunità per completare tutta la Sila-Mare fino alla Statale 106, mettere in piena sicurezza il tratto realizzato e arginare l’incombente peso del dissesto idrogeologico della Valle del Trionto». Lo affermano, in una nota congiunta, i consiglieri regionali Giuseppe Graziano (Azione) e Pasqualina Straface (Forza Italia), che stamani hanno accompagnato il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto nell’area in cui ieri il torrente Trionto ha distrutto un viadotto della nuova strada di collegamento che dallo Jonio porta fino a Longobucco. «Il governatore, la Regione Calabria e noi tutti consiglieri del territorio – precisano Graziano e Straface – siamo attentissimi a quanto accaduto e vogliamo andare fino in fondo. Occorrerà individuare eventuali responsabilità per quanto avvenuto ieri ma adesso la priorità assoluta è il ripristino e la messa in sicurezza della viabilità ed il completamento di un’arteria stradale la cui realizzazione è partita più di 30 anni fa. Condivisibile – aggiungono Graziano e Straface – la preoccupazione dei tantissimi cittadini dell’entroterra che stamani hanno incontrato il presidente, apprezzandone il tempestivo interessamento ad affrontare la questione». «Assolutamente da condannare, invece, l’atteggiamento solitario di qualche sciacalletto che siede tra i banchi dell’opposizione in Consiglio regionale e che continua a dimostrare la sua natura cangiante e profondamente trasformista. Anche sulle vicende della Sila-Mare. Aizzare polemica contro il massimo rappresentate del governo regionale e la sua maggioranza – sottolineano ancora i due consiglieri regionali – addossando loro la loro responsabilità dell’accaduto non intellettualmente e politicamente onesto. A dirla tutta, stamattina, insieme al presidente Occhiuto avremmo potuto in primissima battuta aizzare la polemica populista, che evidentemente tanto piace a qualcuno, scaricando tutte le colpe su chi quella strada realmente l’ha concepita e voluta in quel modo, a partire dai precedenti governi regionali di centrosinistra che oggi fanno sponda con certa parte del movimentismo post grillino, e da anni e anni di gestione politico-amministrativa dei territori non certamente impeccabili. Non l’abbiamo fatto. Abbiamo preferito la strada della responsabilità e del coraggio, mettendo la faccia su una questione spinosa con l’ambizione di portarla a soluzione pur consapevoli della soma pesantissima lasciata in eredità dalle precedenti gestioni regionali soprattutto nel campo della gestione del dissesto idrogeologico. È facilissimo sventolare carte e paroloni con il solo intento di incantare le persone. Ma sappiamo tutti che alla fine quello che conta sono i fatti. E già da ieri – concludono Graziano e Straface – il governo Occhiuto e la sua maggioranza sono a lavoro per restituire a Longobucco e alla Sila Greca verità, dignità e diritti negati, non da oggi ma da un passato oscuro».
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