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I dubbi di Cisl Medici e Fp Cgil: «Sanibook era proprio necessario?»

Accorinti suggerisce al presidente e commissario Occhiuto l’attivazione di una piattaforma informatica regionale

Pubblicato il: 09/05/2023 – 8:50
I dubbi di Cisl Medici e Fp Cgil: «Sanibook era proprio necessario?»

CATANZARO “La nota a firma del direttore di presidio e del direttore sanitario dell’ex Azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio sulle norme comportamentali da tenere in servizio e la minaccia di avviare provvedimenti disciplinari, alla luce delle segnalazioni pervenute dall’utenza anche tramite il portale Sanibook, non solo appare inopportuna ma soprattutto dimostra l’inadeguatezza gestionale della cosa pubblica. Il sistema Sanibook, era facilmente prevedibile, sembra sia diventato una forma di denuncia e/o rivalsa individuale del cliente/paziente nei confronti del personale sanitario, mentre pare non sia indirizzato a segnalazioni di interesse generale o organizzativo, la cui responsabilità è in capo al management aziendale o alla stessa direzione sanitaria.  Un sistema, quindi, che mina il rapporto tra struttura/ospedale ed il personale che ivi lavora ma soprattutto la relazione di cura tra medico e paziente che è alla base di ogni terapia e di ogni guarigione”.    Lo afferma Nino Accorinti,d ella Cisl Medici. “Con ciò – prosegue Accorinti – non si vuole dire che il cliente/paziente non possa denunciare disservizi o inefficienze. Infatti, lo stesso si può rivolgere direttamente all’Ufficio Relazioni con il Pubblico (Urp) della struttura presso cui ha ricevuto assistenza sanitaria per presentare un reclamo. Ed invero, sembra che le denunce e le segnalazioni, anche della Cisl medici, di disfunzioni e di disservizi che sono, soprattutto, da addebitare a comportamenti di malagestione amministrativa, sembrano invece non sortire alcun effetto tanto che gli stessi amministratori vengono, spesso, confermati nei loro ruoli. Basta citare per la stessa ex azienda “Pugliese Ciaccio” di Catanzaro le segnalazioni sulle condizioni lavorative nel Pronto Soccorso, sulle ripetute violazioni contrattuali e sul cosiddetto “risanamento dei conti” che ha prodotto difficoltà negli approvvigionamenti, perfino, di presidi chirurgici o altro materiale necessario per le attività chirurgiche. Dunque, a quando una piattaforma on line per le segnalazioni, da parte del personale dipendente, di illeciti ed irregolarità messe in atto dal management delle Aziende sanitarie? Suggeriamo al presidente/commissario Occhiuto l’attivazione di una piattaforma informatica regionale per la segnalazione di condotte illecite da parte del whisteblower, inteso come dipendente pubblico che segnala illeciti di interesse generale, e non individuale, di irregolarità nella gestione o organizzazione dell’attività dell’Azienda, nonché situazioni di pericolo per la salute e la sicurezza pubblicadi cui sia venuto a conoscenza in ragione del rapporto di lavoro. Ciò – spiega il dirigente della Cisl Medici –  in base a quanto previsto dall’art. 54 bis del Dlgs. 165/2001 così come modificato dalla legge 30 novembre 2017, numero 179, secondo cui il segnalante gode di precise tutele di riservatezza della identità nel momento in cui decide di avvalersi dello strumento per segnalare fenomeni di ‘malaadministration’. Siamo certi che il sistema di Whistleblowing sarebbe più vantaggioso ed utile all’interesse pubblico rispetto al Sanibook”.

La nota della Fp Cgil

Anche la Funzione pubblica della Cgil esprime dubbi: “Sul portale Sanibook la Fp Cgil – si legge in una nota – già a metà aprile aveva annunciato i rischi e le derive. Oggi il sindacato torna a ribadire tutte le perplessità e contestazioni, chiedendo al presidente Occhiuto di rispondere a 5 domande anche nella sua qualità di Commissario ad acta: 1) A cosa servono gli Uffici Urp, già attivi per legge in staff a tutte le direzioni generali di ogni Azienda sanitaria e ospedaliera? 2) Visto che per legge devono esistere, perché il presidente Occhiuto non ha ritenuto capitalizzarli per avere il polso di ogni struttura territoriale? 3) Se questi Uffici non dovessero essere funzionanti perché il presidente non richiama a responsabilità i commissari straordinari posti alla guida delle Aziende sanitarie e ospedaliere? 4) In caso di segnalazioni sommarie o speculative, quali procedimenti intende avviare il presidente Occhiuto a garanzia dei diritti di difesa e della presunzione d’innocenza costituzionalmente garantiti a tutti i lavoratori e cittadini? 5) Quanto ancora dovranno aspettare i cittadini e i lavoratori per avere alla guida delle Aziende sanitarie e Ospedaliere Direttori Generali nell’esercizio delle loro funzioni legislative, ovvero dotati di capacità decisionale e con i requisiti previsti dalla legge?”. Sono queste le domande che sono rivolte al presidente della Regione, Roberto Occhiuto, da parte della segretaria generale della Funzione Pubblica Cgil, Alessandra Baldari, e il segretario generale Fp Cgil Area Vasta, Franco Grillo, “In attesa delle risposte, la Fp CGIL Area Vasta chiede al Presidente Occhiuto di soprassedere alla attivazione degli esiti in derivazione delle segnalazioni rilevate da questo strumento, nella consapevolezza che si possono e si devono perfezionare tutte quelle azioni amministrative, incominciando dall’Azienda Dulbecco, per evitare confusioni organizzative e gestionali come per esempio la nota a firma congiunta di due direttori sanitari  dell’Azienda nominata, utilizzata per redarguire il personale riguardo il rispetto delle norme comportamentali. In tal senso riteniamo di poter dare un utile contributo ad un eventuale tavolo di discussione che auspichiamo venga convocato in tempi brevi, per evitare, specie all’Azienda Dulbecco, confusione nella gestione del personale, nella gestione e conduzione degli istituti contrattuali, m a anche nella gestione degli stipendi, dei flussi informativi, delle procedure d’acquisto e quant’altro”.

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