COSENZA «La preoccupazione del sindaco di Cosenza Caruso sulla situazione del nostro fiume Crati in questi giorni in cui la pioggia si sta riversando in modo copioso anche nelle nostre zone ci lascia perplessi ma anche un po’ stupiti. Rispetto ai fenomeni dovuti anche a cambiamenti climatici ai quali assistiamo sempre più di frequente, la sola preoccupazione è un sentimento che se può andare bene per i semplici cittadini, non può bastare certo in capo alle istituzioni. Serve fare chiarezza». Lo affermano i responsabili del movimento “La Cosenza che vuoi” Candida Tucci e Giovanni Gentile. “«Il dovere della manutenzione dei fiumi, degli argini e la pulizia dei letti – dicono Tucci e Gentile – incombe sui Comuni. Tant’è che i protocolli d’intesa ai quali fa appello il sindaco Caruso tra comuni calabresi e l’azienda regionale Calabria Verde, consentono di potenziare azioni che, in via ordinaria e continuativa, gravano sui Comuni. Questi hanno obblighi manutentivi a tutela dell’incolumità e della integrità dei cittadini, che non vengono meno per il fatto che esiste un protocollo d’intesa con l’ente regionale, e vanno eseguiti – a prescindere – da ciascuno sul proprio territorio. Aumentare la buona manutenzione degli argini fluviali spesso bassi e danneggiati dagli animali, ripulirli da sedimenti e vegetazione, è l’unica possibilità di contenere i rischi e preservare la cittadinanza. La Regione Calabria attraverso la propria azienda Calabria Verde, interviene a potenziare l’attività di oltre 400 Comuni, cercando di fare il possibile naturalmente dando priorità alle emergenze. Tra queste, nel 2022 c’è stata “mare pulito” che ha richiesto l’intervento di Calabria Verde su molte aste fluviali di altri Comuni. Sempre nel 2022 si è dovuto dare precedenza alle aste fluviali di Scalea-Nicotera che scaricano sul tirreno, così come al momento si sta operando anche su Corigliano-Rossano dove sfocia il Crati. La frequenza degli eventi estremi – continuano Tucci e Gentile è tale che non può bastare lavarsene le mani semplicemente aspettando gli aiuti dall’esterno. La cura e la protezione del territorio passa attraverso molte azioni che mirano non solo al contenimento di eventi straordinari ma che attengono anche alla quotidianità. Pensiamo alla viabilità o allo stato del manto stradale della nostra città e sul punto non ci sentiamo di esprimere nemmeno un commento perché è sotto gli occhi di tutti il suo stato di degrado nel quale ormai siamo costretti ad accettare con sopita rassegnazione».
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