COSENZA «Sabato prossimo 10 giugno sarò con la Cgil e la Uil di Cosenza e con quanti hanno a cuore le sorti del nostro Paese, che deve rimanere unito e solidale, per dire ancora una volta No all’autonomia differenziata proposta dal leghista Calderoli». Lo afferma il sindaco Franz Caruso che incalza: «Saremo in piazza per i diritti di Cosenza, della Calabria e dell’intero Mezzogiorno, sicuri che l’Italia può ripartire, crescere e svilupparsi, solo se riparte il Sud. Ecco perché mi auguro e spero che ancora una volta Cosenza e la sua intera provincia rispondano con una grande mobilitazione alla manifestazione di sabato, a prescindere da posizioni partitiche».
“La tutela e la salvaguardia dell’unità del Paese – prosegue il sindaco Franz Caruso – così come la garanzia dei principi di solidarietà politica, economica e sociale sanciti nella nostra carta costituzionale non sono e non possono essere una questione di destra o di sinistra, ma devono interessare tutti. La battaglia, dunque, contro le evidenti spinte disgregative a favore delle aree più ricche del Paese, deve vederci uniti per contrastare con forza e determinazione la spinta secessionista in atto. La riforma Calderoli, infatti, accresce il divario già esistente tra il Sud ed il Nord della nostra penisola prevedendo la possibilità che le Regioni trattengano parte del proprio gettito fiscale da poter investire nel proprio territorio, sottraendo di fatto risorse allo Stato e, di conseguenza, ad un’equa redistribuzione basata sui bisogni dei territori, rischiando, così, di frantumare l’Italia in 20 Repubblichette. Una prospettiva sciagurata, quest’ultima, da scongiurare e contro cui far sentire chiara e forte la voce dei nostri territori ritrovando le ragioni di una battaglia comune in favore delle nostre comunità, a difesa dell’unità del Paese e della nostra Carta Costituzionale».
«Non sono contro l’autonomia differenziata a prescindere – ha concluso Franz Caruso – perché è prevista nella nostra Costituzione che io rispetto e su cui mi baso, seppur ho aspramente criticato la modifica nel 2001 del titolo V. Sono, pertanto, per un’attuazione dell’autonomia differenziata lineare rispetto allo spirito della Costituzione. Rinnovare e modernizzare il Paese nel segno dell’efficienza, dello sviluppo e della responsabilità significa, innanzitutto, colmare i gap esistenti e non alimentarli. Per cui, per quanto mi riguarda, attuare l’autonomia differenziata dovrà significare prioritariamente colmare il divario tra Nord e Sud».
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