COSENZA La richiesta di dimissioni, voluta da cinque dei sei membri del Consiglio di Amministrazione ed indirizzata al presidente del Consorzio Valle Crati, Maximiliano Granata, non ha sortito gli effetti sperati. Motivo per cui sono giunte le dimissioni di quattro membri su sei del Cda, ovvero del sindaco di Montalto Uffugo, Pietro Caracciolo, dei rappresentanti dei comuni di Cosenza, Pietro Francesco Spadafora, di Rende, Salvatore Ciciarelli, e di Casali del Manco, Fernando Esposito. In realtà i membri che hanno rassegnato le dimissioni sono quattro su cinque poiché lo stesso Presidente del Consorzio, dopo l’avvenuta richiesta di dimissioni, aveva revocato la nomina al delegato di Castrolibero, Angelo Gangi.
Avvenimenti, quest’ultimi che rischiano di fare definitivamente precipitare la situazione con la perdita di finanziamenti e le difficoltà di non uscire dalla procedura di infrazione nei confronti della comunità europea, che, finora, è costata al Governo circa 142 milioni di euro. E lo stesso Governo potrebbe rifarsi sui comuni con conseguenze devastanti per i bilanci dei singoli comuni.
«È emersa una conduzione troppo autonoma del Presidente – ha detto il sindaco di Montalto Uffugo, Pietro Caracciolo – che incide negativamente sull’attività del Consorzio, mettendo a rischio tutto il settore della depurazione con problematiche finanziarie per gli enti che ne fanno parte».
Alla mossa dei componenti del cda segue la risposta del presidente Granata che comunica di aver «provveduto a nominare i nuovi componenti del consiglio d’amministrazione a cui è stato immediatamente notificato il provvedimento di nomina». I nuovi membri «sono il sindaco della Città di Cosenza, Franz Caruso, il vicesindaco facente funzione della città di Rende, Marta Petrusewicz, e i consiglieri Mario Fortino e Andrea Fiorino». Nel decreto, spiega Granata «i membri nominati in seno al consiglio d’amministrazione per i Comuni di Cosenza e Rende sono di diritto e non devono presentare accettazione». Curiosamente, sia Caruso e che Petrusewicz hanno chiesto nei giorni scorsi le dimissioni del presidente che li ha nominati oggi. Segno che la partita a scacchi attorno al consorzio, che rischia di veder sfumare un appalto milionario, continua. Per il prossimo lunedì, segnala ancora Granata, «sarà inviata una relazione sullo stato dell’arte relativo al project financing sulla depurazione, per informare tutti i sindaci dell’assemblea consortile. Nella settimana entrante sarà convocato il nuovo consiglio d’amministrazione del Consorzio Valle Crati, di cui fanno parte di diritto il sindaco della città di Cosenza e di Rende, con l’audizione degli uffici consortili». Molti sindaci dell’assemblea consortile – continua la nota – «conoscono la mia storia personale e professionale e sanno che da svariati anni la mia azione amministrativa e politica, si è sempre contraddistinta per trasparenza, correttezza, imparzialità e buon andamento nella pubblica amministrazione e per questi motivi intendo procedere con legalità e correttezza amministrativa nelle procedure che devono essere poste in essere in settori delicati come quello della depurazione e dei rifiuti».
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