Strage di migranti al largo delle coste greche. Si profila una Cutro bis
L’imbarcazione con 750 persone è colata a picco mentre era diretta verso l’Italia. Non avrebbe ricevuto soccorsi

ATENE Potrebbe essere il più grave naufragio del Mediterraneo orientale per dimensioni delle vittime. Un peschereccio con 750 migranti a bordo, stimati, è colato a picco al largodi Pylos, in Grecia, a sud del Peloponneso.
Secondo le denunce di diverse Ong e da attivisti, l’imbarcazione segnalata anche da un aereo di Frontex all’autorità greche si sarebbe ribaltato senza ricevere soccorso da nessuno
Una vicenda che ricorda molto da vicino quanto avvenuto a Cutro ma che risulterebbe più grave, se dovessero essere confermate le ipotesi.
L’imbarcazione di trenta metri, secondo una prima ricostruzione, sarebbe partita quattro giorni fa da Tobruk in Libia ed era diretta in Italia, quando è avvenuta la tragedia.
Al momento le vittime accertate sono 78, i cui corpi sono stati recuperati dalla guardia costiera greca dopo il tragico naufragio. Mentre, sono 104 le persone tratte in salvo dalle autorità greche, quattro delle quali sono state portate in elicottero all’ospedale di Kalamata.
Nessuno dei sopravvissuti indossava un giubbotto salvagente. Tutti i migranti sono stati condotti al porto di Kalamata, dove è stata attivata la protezione civile per accoglierli.
Nelle operazioni di ricerca e soccorso sono impegnate due navi pattuglia e una di soccorso della guardia costiera, una fregata della marina greca, sette imbarcazioni che si trovavano in zona, un elicottero della marina e un drone.
La posizione delle autorità greche
Secondo la guardia costiera greca, l’imbarcazione, diretta verso l’Italia, era stata individuata ieri sera in acque internazionali da un aereo di Frontex e due navi, 50 miglia a sud ovest di Pylos.
Le persone a bordo, riferisce ancora la guardia costiera, hanno rifiutato l’assistenza offerta dalle autorità ieri sera. Poche ore dopo l’imbarcazione si è capovolta ed è affondata.
L’emittente televisiva di stato greca Ert riferisce che il barcone di migranti era partito da Tobruk, in Libia, a sud di Creta, con a bordo soprattutto giovani uomini ventenni. Le autorità greche non hanno confermato il luogo di partenza, né fornito indicazioni sulla nazionalità dei migranti.
«La più grave strage di migranti»
«La più grave strage del Mediterraneo Orientale». Hanno denunciato Maurizio Acerbo, segretario nazionale, e Stefano Galieni, responsabile immigrazione del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea, Coordinamento Unione Popolare.