RENDE «L’amministrazione comunale di Rende ci ripensa e compie un vertiginoso passo indietro rispetto l’opportunità di costituirsi parte civile nel maxiprocesso Reset contro le cosche dell’area urbana di Cosenza che vede coinvolti alcuni esponenti di vertice alla guida della città (che ci auguriamo dimostrino la loro estraneità ai fatti, s’intende). Lo farà così come era stato già chiesto dalle opposizioni e come era stato chiesto dal Movimento 5 stelle e dai suoi attivisti anche ultimamente». Il commento è di Anna Laura Orrico, deputata calabrese del Movimento Cinquestelle intervenuta in merito alla volontà manifestata dall’amministrazione comunale rendese di costituirsi parte civile nel procedimento seguito all’inchiesta denominata “Reset“, coordinata dalla Dda di Catanzaro guidata da Nicola Gratteri.
Raggiunta telefonicamente, la deputata al Corriere della Calabria ha sostenuto: «Accolgo bene questa giravolta del Comune di Rende, mi pare che finalmente abbiano riscoperto quel senso civico che in tutti questi mesi è mancato e mi auguro anche che facciano un passo indietro rispetto a tutte le offese pronunciate nei confronti del Movimento Cinquestelle, dei sindacati e di tanti cittadini che sono scesi in piazza a protestare contro le mafie». Orrico poi precisa: «Mi auguro che il Comune di Rende si costituisca parte civile per tutti i reati contestati agli indagati nel procedimento». «Il danno che tutta la comunità Rendese sta subendo – chiosa Orrico – con queste indagini e con il processo che inizierà, è un danno innanzitutto morale».
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