CATANZARO Il cantiere della Strada Gallico – Gambarie, la mega opera in corso di realizzazione da parte della Città Metropolitana di Reggio Calabria, diventa oggetto di studio per i laureandi dei corsi di laurea triennale e magistrale di Ingegneria civile e di Agraria dell’Università Mediterranea. Nei giorni scorsi i ragazzi, futuri ingegneri professionisti cui sarà affidato il futuro nel campo delle costruzioni sul territorio di Reggio Calabria, accompagnati dal Rettore dell’Università Mediterranea Giuseppe Zimbalatti, dai docenti Marinella Giunta, Giovanni Leonardi e Giuseppe Bombino dei Dipartimenti di Ingegneria e di Agraria hanno fatto visita al cantiere della nuova strada che collegherà in maniera scorrevole e sicura il litorale costiero a nord di Reggio Calabria con il Parco Nazionale dell’Aspromonte. Ad accoglierli in cantiere il sindaco facente funzioni della Città Metropolitana Carmelo Versace che insieme ai Dirigenti Lorenzo Benestare e Domenica Catalfamo, al Direttore dei Lavori della GaGa Bruno Pollifroni ed ai responsabili dell’impresa che sta realizzando i lavori, hanno illustrato numeri e caratteristiche della nuova strada in corso di realizzazione. “Un cantiere – ha spiegato Versace – che è considerato un modello positivo per professionisti e studenti del nostro territorio e non solo, un’opera che oggi rappresenta una delle più grandi infrastrutture di tutto il Mezzogiorno e che sta per arrivare a compimento grazie agli sforzi di programmazione che la Città Metropolitana ha messo in campo in questi anni. Fin dalla sua nascita – ha affermato ancora il sindaco facente funzioni – questo Ente ha puntato con decisione, su preciso indirizzo del sindaco Falcomatà, al completamento di un’opera che consideriamo strategica nell’organizzazione complessiva della viabilità del nostro territorio. Non solo chiaramente in ottica turistica, che costituisce uno dei target centrali, perché consente un collegamento immediato e sicuro tra il mare e la montagna, ma anche per lo sviluppo delle attività produttive lungo il territorio della vallata del Gallico e contro lo spopolamento dei centri montani”.
“In più occasioni questo cantiere – ha aggiunto ancora Versace – è stato oggetto di studio da parte di studenti e professionisti del settore delle costruzioni. Penso ai ragazzi degli istituti scolastici dell’area metropolitana, all’Ordine degli Ingegneri, e adesso all’Università Mediterranea. Siamo felici di poter accogliere questi studenti ed i loro docenti, carichi di entusiasmo e curiosità, introducendoli alla scoperta delle caratteristiche peculiari di questo straordinario cantiere, ricco di opere d’arte, lunghi viadotti e paratie, che, come è stato definito da alcuni addetti ai lavori, rappresenta una sorta di parco giochi per gli ingegneri, per la peculiarità e la varietà delle tipologie costruttive che racchiude al suo interno e per la spettacolarità delle sue strutture”. “Spero che la visita in cantiere sia stata utile per i nostri studenti. Come sostengono gli stessi addetti ai lavori non capita tutti i giorni l’opportunità di visitare e visionare direttamente un’opera di questa portata. E credo che questo approccio didattico, condiviso dai nostri responsabili e dai docenti della Mediterranea, possa essere anche l’occasione di aprire l’opera al territorio e alla comunità, in particolare ai giovani, perché la sentano propria e comprendano le straordinarie potenzialità che un’infrastruttura del genere può rappresentare per il nostro territorio e per il suo sviluppo”.
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