«Lo scioglimento del Consiglio comunale di Rende è una profonda ferita»
Lo scioglimento del Consiglio comunale di Rende ai sensi dell’art. 143 T.U.E.L. rappresenta una profonda ferita ed un gravissimo disdoro alla tradizione culturale, politica, imprenditoriale di Rende…

Lo scioglimento del Consiglio comunale di Rende ai sensi dell’art. 143 T.U.E.L. rappresenta una profonda ferita ed un gravissimo disdoro alla tradizione culturale, politica, imprenditoriale di Rende. Una assurda congerie di nomine di sindaci, assessori, di approvazione di strumenti urbanistici, con un procedimento di accertamento di tentativi di infiltrazione mafiosa in corso, tutto ciò ha provocato un danno immane alla città, che per 18 mesi non potrà eleggere i propri rappresentanti. La soluzione, pure adombrata da alcuni esponenti politici, era di immediate dimissioni, ancor prima, però, dell’inizio della verifica, poiché l’art. 143 sancisce la prevalenza dello scioglimento per infiltrazioni mafiose rispetto allo scioglimento per dimissioni ultra dimidium. Rende è stata, nella sua storia, un esempio di amministrazione lungimirante, di sviluppo urbanistico moderno, di gestione dei servizi efficienti; i cittadini devono riappropriarsi delle proprie prerogative valorizzando competenze e professionalità rinnovate.
*avvocato ex assessore provinciale e comunale