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L’appello

Caldo torrido, Fillea Cgil: «Salvaguardare la salute dei lavoratori sui cantieri»

Appello del segretario generale Celebre alla Regione e alle Prefetture: «Indicare le linee guida da adottare per lavorare in sicurezza»

Pubblicato il: 11/07/2023 – 15:26
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Caldo torrido, Fillea Cgil: «Salvaguardare la salute dei lavoratori sui cantieri»

CATANZARO «Caldo torrido e temperature elevate possono mettere gravemente a rischio la salute e la sicurezza dei lavoratori impiegati nei cantieri edili, stradali e nelle fabbriche di costruzioni». È quanto sostiene, in una nota, il segretario generale Fillea Cgil Calabria Simone Celebre che «lancia l’allarme e chiede alla Regione Calabria e alle Prefetture di agire indicando le linee guida da adottare al fine di salvaguardare chi è impiegato sotto il sole dallo stress termico».
«In particolare – secondo Celebre – è necessario che in caso di caldo torrido le aziende fermino le attività lavorative. Sopra i 35 gradi dovrebbero essere ridotti o sospesi i lavori ricorrendo alla cassa integrazione guadagni ordinaria (Cigo). È fondamentale che nei cantieri siano resi disponibili e accessibili fonti di acqua e aree ombreggiate dove poter stazionare nelle pause; riteniamo necessaria la revisione dell’organizzazione dei turni di lavoro, riprogrammando, ad esempio, le attività che non sono prioritarie e prevedendole nei giorni con condizioni meteo climatiche più favorevoli o pianificando le attività più impegnative dal punto di vista fisico durante gli orari più freschi della giornata».
«Basilare è garantire ai lavoratori un’adeguata formazione e informazione sui rischi derivanti dai colpi di calore – sostiene -mentre avere termometro ed igrometro a disposizione in cantiere possono consentire alle imprese di sapere se il loro cantiere rientra nell’ambito delle previsioni del sistema di allarme HHWWS, che fa stime su ambiti territoriali regionali, o si trova in condizioni più favorevoli o sfavorevoli».
«La sicurezza sul lavoro è anche questo e per poterla garantire è necessario che si formi una cultura che vada oltre gli obblighi normativi – afferma ancora il segretario generale Fillea Cgil Calabria -. Ecco perché ci preme diffondere tra aziende e lavoratori l’importanza della salvaguardia dal rischio termico. I fenomeni climatici estremi sono stati recentemente posti in relazione con un aumento del rischio di infortunio sul lavoro». «Inps e Inail – conclude – rendono note le istruzioni per la gestione del rischio caldo e per l’accesso alle prestazioni cassa integrazione ordinaria per sospensioni o riduzioni dell’attività lavorativa dovuta a temperature elevate».

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