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Legami con i clan calabresi, scarcerato l’imprenditore parmense Bello
L’uomo era finito ai domiciliari nel corso dell’operazione”Glicine-Akeronte”. La misura cautelare è stata revocata dal Tribunale di Catanzaro
Pubblicato il: 13/07/2023 – 15:17
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BOLOGNA Il tribunale di Catanzaro ha revocato la misura di custodia cautelare agli arresti domiciliari per l’imprenditore di Parma Giovanni Bello, attivo nel settore dell’autotrasporto e arrestato il 27 giugno dal Ros dei carabinieri, nell’ambito dell’operazione “Glicine-Akeronte” contro la ‘Ndrangheta, inchiesta coordinata dalla Dda calabrese diretta da Nicola Gratteri.
A Bello, difeso dall’avvocato Fausto Bruzzese, è contestato il reato di concorso esterno in associazione mafiosa. La difesa ha presentato riesame contro l’ordinanza e, dopo l’udienza di martedì, i giudici (presidente Mario Santoemma, estensore Rita Bosco) hanno disposto la revoca della misura e la liberazione.
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