TROPEA Un riconoscimento che testimonia non solo la purezza delle acque ma in generale la qualità ambientale e dei servizi offerti. Tropea ottiene il vessillo delle Cinque Vele, facendo parte delle ventuno località marine italiane premiate. Sono sette le regioni che hanno ottenuto il riconoscimento. La Sardegna è sul gradino più alto del podio con ben sette località, seguita dalla Toscana con quattro e dalla Puglia e la Campania entrambe con tre località. La Sicilia ha registrato due realtà premiate, mentre hanno chiuso la classifica, la Basilicata e la Calabria che dopo anni ha riconquistato il vessillo con la «Perla del Tirreno». La cerimonia di conferimento del riconoscimento da parte di Legambiente e del Touring Club al Principato si è svolta nella pool area del Porto di Tropea: un’occasione attraverso la quale Tropea ha confermato ancora una volta la propria vocazione turistica declinata in un’attenta azione di sostenibilità ambientale, sempre più apprezzata dal turismo responsabile e consapevole degli effetti delle proprie modalità di movimento e soggiorno sulla natura.
È un ritorno quello delle Cinque vele a Tropea, spiega ai microfoni del Corriere della Calabria il sindaco di Tropea Giovanni Macrì: «È una certificazione che la città aveva avuto negli anni ‘90 poi si era persa via via, dalle Cinque Vele si era passato alle Tre Vele che avevamo fino allo scorso anno, quest’anno abbiamo fatto il salto con l’asta. Abbiamo lavorato tanto con il circolo Legambiente di Ricadi, siamo consapevoli dell’ottimo lavoro svolto e questo riconoscimento ci spinge a fare sempre di più dal punto di vista ambientale, nella consapevolezza dell’importanza della tutela dell’ambiente, così come quella della cultura. Questi riconoscimenti – aggiunge il primo cittadino – sono importanti perché ci permettono di ottenere dei riscontri in termini di pubblicità che fanno tantissimo per un piccolo comune come Tropea, e lo aiutano a crescere e a mostrarsi come meta di vacanze per i villeggianti». Lo scopo è quello di garantire un turismo non di quantità, ma di qualità, nonostante i tantissimi turisti che affollano Tropea, soprattutto nel periodo estivo: «I numeri degli ultimi giorni – spiega Macrì – non vanno nella direzione auspicata da noi, ossia della lotta all’overtourism, ma siamo ben organizzati tutto l’anno per affrontare le orde di turisti in modo adeguato per dare un servizio corrispondente a quelle che sono le aspettative e in modo che tutto si svolga regolarmente».
«La Guida Blu che Legambiente redige, insieme al Touring Club, è una guida importante che, attraverso l’attribuzione delle vele segna le caratteristiche di un territorio dal punto di vista dei criteri ambientali, in primo luogo, ma anche della qualità dei servizi turistici e dei servizi ricettivi», spiega la presidente di Legambiente Calabria Anna Parretta, che aggiunge: «Le Cinque Vele tornano in Calabria per la prima volta dopo molti anni. Tornano in questa località molto bella, nella quale l’amministrazione comunale ha fatto dei passaggi verso la sostenibilità ambientale. Passaggi che sono stati riconosciuti. Il significato di questa serata, nello specifico, è da un punto di vista simbolico consegnare la bandiera relativa alle Cinque vele a Tropea, all’amministrazione comunale nella persona del sindaco Macrì, ma soprattutto sottolineare che questa regione ha tante criticità, ma allo stesso tempo enormi positività che devono essere valorizzate. Le Cinque Vele a Tropea devono essere un incentivo e un percorso che dovrà essere sviluppato in tutta la regione per far sì che questa nostra Calabria, una bellissima terra, diventi sempre più ecosostenibile».
L’ottenimento delle Cinque Vele è «l’ennesima conferma del fatto che Tropea sia un gioiello, una perla turistica, grazie alla buona amministrazione messa in atto dal sindaco Macrì ormai da quasi cinque anni». Così il presidente della Commissione Bilancio della Camera Giuseppe Mangialavori. «Noi, naturalmente, siamo orgogliosi. Siamo orgogliosi – ha aggiunto – come vibonesi e come calabresi perché Tropea è diventata una meta turistica che ci invidia tutta l’Italia e non solo. Va dato a Tropea tutto quello che serve per poter sfruttare tutte le sue potenzialità affinché attraverso Tropea si possano sviluppare tutte quelle che sono le potenzialità che questa meravigliosa costa offre. Già sto lavorando affinché possano arrivare in futuro altri fondi per migliorare la viabilità, che è un problema serio da affrontare e da affrontare con assoluta determinazione. Ci sto lavorando e speriamo di riuscirci da qui a breve».
«Tropea – afferma l’assessore regionale allo Sviluppo economico Rosario Varì – è diventato un punto di riferimento unico per il turismo balneare in Calabria e non solo. Dobbiamo lavorare e stiamo lavorando come governo regionale per fare in modo che questi risultati arrivino non soltanto a Tropea, ma lungo tutta la Costa degli dei, lungo tutte le nostre coste calabresi. La Giunta guidata dal presidente Occhiuto sta mettendo in piedi tantissime misure volte innanzitutto a tutelare la qualità delle acque del mare. E poi – aggiunge Varì – ci sono tante altre azioni: dalla implementazione del sistema dei trasporti, all’animazione territoriale, alla valorizzazione dei beni culturali, alla valorizzazione delle nostre filiere, a cominciare da quella enogastronomica. Sono tutte misure e settori su cui stiamo lavorando per fare in modo che il turismo in Calabria diventi un turismo sempre di qualità maggiore». (redazione@corrierecal.it)
x
x