CATANZARO «Giovedì sera la Giunta regionale della Calabria ha approvato una delibera attraverso la quale ha commissariato 30 Comuni per alcune inadempienze riguardanti il controllo del territorio e la repressione dell’abusivismo. La Regione ha operato senza alcuno spirito punitivo, ma semplicemente nel rispetto delle vigenti normative, al fine di rafforzare le azioni di prevenzione e dissuasione delle attività edilizie abusive sul territorio». Lo afferma in una nota Salvatore Siviglia, direttore generale del Dipartimento Territorio e Tutela dell’Ambiente della Regione Calabria.
«Il Testo unico in materia edilizia – spiega Siviglia – contiene i principi fondamentali e generali e le disposizioni per la disciplina dell’attività edilizia. Nello specifico prevede che il dirigente dell’ufficio tecnico comunale o il funzionario preposto esercita la vigilanza sull’attività urbanistico-edilizia sul territorio comunale, secondo dettagliete modalità e tempistiche. Lo stesso Testo unico prevede l’esercizio del potere sostitutivo del competente organo regionale in caso di inerzia rispetto alle disposizioni previste per legge. La legislazione regionale in materia di abusivismo è abbastanza lineare».
«È previsto – continua il dg – un procedimento rispetto al quale il Settore regionale competente in materia di urbanistica del Dipartimento ’Territorio e Tutela dell’Ambiente’, a seguito di segnalazione che perviene al medesimo Settore circa la realizzazione di presunte opere abusive, preliminarmente richiede al competente Ufficio Tecnico Comunale l’adozione degli atti consequenziali di competenza, e la relativa trasmissione alla Regione. Successivamente alla predetta verifica, per i Comuni che non riscontrano le suddette comunicazioni, il competente Settore regionale provvede a segnalare al dirigente generale del Dipartimento interessato, per i consequenziali adempimenti, gli elenchi con indicazione dei Comuni per i quali si rende necessario attivare l’esercizio dei poteri sostitutivi in materia urbanistica ed edilizia. Al termine di questi passaggi, il dirigente generale del Dipartimento interessato propone al presidente della Giunta regionale l’assunzione del relativo decreto, con il quale si procede a diffidare gli enti».
Siviglia passa poi a esaminare il caso specifico che riguarda la delibera adottata dalla Giunta l’altro ieri: «I Comuni avevano ricevuto una diffida, in relazione ad alcune opere abusive, il 17 settembre 2020 attraverso un decreto del presidente pro-tempore di allora.
A seguito di quel Dpgr solo alcuni Comuni interessati si sono pronunciati in merito all’atto notificato. Ad adiuvandum, esclusivamente ai fini di una maggiore efficace dell’azione amministrativa, ancorché non richiesto dalla vigente normativa, il 26 agosto del 2021, il competente Settore regionale ha proceduto ad inviare una nuova diffida agli enti interessati, a seguito della quale alcuni ulteriori Comuni si sono pronunciati in merito all’atto notificato, mentre altri hanno perpetrato la loro inerzia. Risulta evidente che, un Comune, qualora nelle more avesse adempiuto, avrebbe dovuto trasmettere i relativi atti alla Regione, soprattutto in presenza di ben tre diffide ad adempiere. Per quanto sopra, il governo regionale, presieduto dal governatore Occhiuto, ha ritenuto di dover dare seguito alla legislazione vigente con la nomina dei commissari ad acta di cui alla deliberazione di Giunta regionale n. 403 del 10/03/2023, che, pertanto deve ritenersi assolutamente e pienamente legittima».
Fin qui il racconto dei motivi che hanno portato la Regione a commissariare gli enti. Il finale, comunque, apre al confronto: «Ad ogni modo, anche al fine di dirimere qualsiasi eventuale controversia, i sindaci che volessero avere un proficuo confronto nel merito con il sottoscritto sono invitati lunedì 14 agosto, alle 11, presso i locali del Dipartimento ‘Territorio e Tutela dell’Ambiente’ della Regione Calabria».
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