Via Umberto Boccioni, a Catanzaro, si trova nella zona a Nord della città. È una strada pubblica, su cui sono ubicate diverse abitazioni, che da un bel po’ di tempo “brilla” per il verificarsi di episodi disdicevoli, dovuti alla mentalità gretta e irresponsabile di alcuni abitanti che tentano di imporre la “legge del più forte” ricorrendo a imposizioni che, se non mantenute, si trasformano in gravi danneggiamenti e persino in violenza fisica per chi rivendica il diritto al parcheggio e alla proprietà dell’abitazione.
L’ultima vicenda è accaduta pochi giorni fa. Vittima una professoressa, alla quale i genitori, con atto testamentario, hanno lasciato l’immobile dopo averlo riscattato, che è intervenuta per convincere un tale a smettere di inveire con un legno contro la sua automobile parcheggiata difronte casa.
L’aver tentato di evitare danni maggiori all’ automezzo è valso all’insegnante di subire lei stessa le “manganellate”, tanto da riportare ematomi per come refertato dai sanitari del pronto soccorso dell’Ospedale “Pugliese” dove la docente è stata trasportata da alcuni vicini di casa.
In anni passati, lungo la stessa strada e per gli stessi motivi, sono state date alle fiamme due automobili una di un avvocato e l’altra di un giovane militare di carriera che si era recato in visita alla madre. Ma non sono mancati episodi assurdi come far trovare nelle cassette della posta lettere minatorie con l’”invito” a “liberare l’appartamento” nonostante fosse stato riscattato anni fa. E non sono ancora finiti i soprusi: qualcuno si è divertito anche a incidere con un chiodo sulla carrozzeria di alcune automobili, disegni osceni, senza che mai alcuna denuncia si sia chiusa con l’identificazione degli autori
Ora, visto che Via Umberto Boccioni ha fatto spesso parlare di sé, senza che mai si sia risolto qualcosa, anche dopo le denunce presentate, sarebbe il caso, considerati i gravi episodi alle persone e alle cose, che si dotasse la strada di videocamere di sorveglianza per identificare gli autori e punirli.
Stiamo parlando di una strada dentro il perimetro cittadino, per cui rimanere con le mani in mano, quasi a dimostrare l’incapacità di estirpare il male in quella strada, equivale a voler ammettere l’incapacità di gestire Catanzaro che, è bene ricordare, è il Capoluogo della Calabria.
*giornalista
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